È un folto e composto pubblico ad accogliere Michela Murgia. A salutare per l'ultima volta la scrittrice, scomparsa a 51 anni dopo una battaglia condotta col sorriso contro un male subdolo. Emozioni, canti e tanta gente.
A salutare il feretro un lungo, lunghissimo e caloroso applauso durato quasi dieci minuti. Ancor più caldo del sabato pre-Ferragostano romano. Caldo come l'affetto che circonda la Chiesa degli Artisti, mentre fuori, in Piazza del Popolo, si vedono anche palloncini a forma di unicorno e i colori arcobaleno. Gli stessi colori che si vedono sui ventagli e su altri palloncini. E ancora gli striscioni, "God save the queer" su tutti e le bandiere tricolori dell'Associazione Nazionale Partigiani. Evidentemente infastidito dal contesto, un tizio passa e grida un insulto. Lo riporta l'Agi.
Tra le personalità si scorgono la segretaria del Pd, Elly Schlein; gli scrittori Sandro Veronesi e Roberto Saviano. L'intervento di quest'ultimo è salutato da un lungo applauso. Poi la cantante Paola Turci, assieme alla sua compagna Francesca Pascale. C'è tanta gente da bloccare via del Babuino. E tanti anche nelle dirette su Facebook. Lettori, lettrici, colleghi e colleghe, personaggi noti del mondo della politica e dello spettacolo, ma non solo. Anche chi, semplicemente, ha sempre appoggiato le stesse battaglie di Michela Murgia. Non ci sono fiori, come da richiesta della scrittrice. Peperoncini e carciofi sulla bara.
Quanto alle convinzioni religiose che hanno sempre accompagnato la scrittrice:
Fuori molti alzano un pugno, in tanti intonano "Bella Ciao". Un altro lungo applauso all'uscita del feretro.
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