La Lazio sta cedendo Luis Maximiano all'Almeria, una operazione che porterà quasi dieci milioni di euro nelle casse del club biancoceleste che dovrà trovare un sostituto del portoghese da affiancare a Ivan Provedel. Il profilo individuato è Frederik Ronnow dell'Union Berlin con cui ha raggiunto la qualificazione alla Champions League nell'ultima Bundesliga. Ha una valutazione di circa quattro milioni di euro e un contratto in scadenza il 30 giugno 2024 con la squadra tedesca. La Lazio avrebbe già raggiunto un accordo di massima con l'entourage del giocatore per portarlo a Roma in vista dell'esordio in Serie A del prossimo 20 agosto sul campo del Lecce.
Rønnow ha iniziato la sua carriera nel settore giovanile dello Stensballe IK prima di entrare all'AC Horsens all'età di sedici anni. Ha esordito in prima squadra il 7 settembre 2011 ad appena diciannove anni in una partita di Coppa di Danimarca contro l'Holstebro, partita vinta per 5-0. La stagione seguente diventa il titolare arrivando a conquistare il premio di giocatore dell’anno del club che lo porta a difendere i pali della Danimarca Under 21. Non è una stagione semplice però per l’Horsens visto che viene retrocesso nella seconda lega del paese scandinavo e quindi Ronnow viene ceduto in prestito il 5 luglio 2013 al club della Superliga Esbjerg FB dopo la partenza di Lukáš Hrádecký.
Le buone prestazioni convincono il Brondby ad acquistarlo a titolo definitivo nel luglio del 2015 facendogli firmare un contratto quadriennale. In campionato ha giocato 33 partite chiudendo al quarto posto in classifica ed esordendo anche in Europa League prendendo parte al doppio confronto contro il PAOK che sancisce l’eliminazione dei danesi.
La sua crescita prosegue nelle stagioni seguenti con la maglia del Brondby. In campionato la squadra è sempre in alta classifica senza mai vincere la Superliga mentre il percorso europeo si interrompe sempre ai playoff per la fase a gironi. Riesce però a vincere il primo trofeo della carriera battendo il Silkeborg IF per 3-1 conquistando la Coppa di Danimarca.
Nell'aprile 2018 è stato annunciato che Rønnow si sarebbe unito all'Eintracht Frankfurt. Ha esordito nella Supercoppa tedesca il 12 agosto 2018 rimanendo titolare nelle prime gare di Bundesliga fino a quando perde il posto lasciandolo a Kevin Trapp. Ha subito il nuovo campionato rimanendo in panchina per il resto della stagione. L’infortunio del portiere tedesco però gli consente di dimostrare le sue qualità con il danese che ne approfitta convincendo tutti.
Due portieri però sono troppi per l’Eintracht che decide di sacrificarlo mandandolo in prestito un anno allo Schalke 04. A Gelsenkirchen trova la concorrenza di Ralf Fährmann che lo fa riaccomodare in panchina, a questo si aggiungono anche una serie di infortuni che gli fanno perdere la fiducia degli allenatori che nel frattempo si avvicendavano sulla panchina. Una stagione travagliata con quattro tecnici (Manuel Baum, Huub Stevens, Christian Gross e Dimitrios Grammozis) che non sono riusciti ad evitare la retrocessione finale. Un risultato che riportato Ronnow a Francoforte.
Il 20 luglio 2021 finalmente trova la sua consacrazione in Germania con la maglia dell'Union Berlin. Firma un contratto di tre anni come sostituto di Andreas Luthe ma ben presto si prende la maglia da titolare fino a raggiungere l’Europa League nel 2022 e la storica qualificazione in Champions League nel 2023. Stava trattando il rinnovo di contratto con la compagine di Berlino quando l’intromissione della Lazio ha bloccato ogni discorso. La tentazione di mettersi in discussione in Serie A sta prevalendo sul rimanere in Germania.
Dopo aver giocato per diverse squadre giovanili danesi, è stato chiamato a rappresentare la nazionale maggiore della Danimarca il 9 marzo 2016 dal nuovo allenatore Åge Hareide, per le amichevoli contro Islanda e Scozia. Nel giugno 2018 è stato convocato nella rosa della Danimarca per la Coppa del Mondo FIFA 2018 in Russia. Nel giugno 2021 è stato confermato nella nazionale scandinava come riserva di Kasper Schmeichel per l’Europeo dove ha raggiunto le semifinali senza però scendere in campo nemmeno una volta.