Brigata 444 e Forze Speciali di deterrenza Rada: queste le due milizie rivali della Libia che hanno messo a ferro e fuoco la capitale Tripoli con i loro feroci scontri. Il bilancio è allarmante. Ben 27 persone sarebbero infatti rimaste uccise nella guerriglia tra le due componenti militari, mente altre 106 hanno riportato ferite. I tragici numeri degli scontri sono stati diramati dal servizio di ambulanze e di emergenza di Tripoli, come riporta il The Libya Herald su Twitter.
Il casus belli" di queste ore riguarda il comandante della Brigata 444, Mahmoud Hamza: l'uomo sarebbe stato trattenuto dalla Rada in un aeroporto di Tripoli, scatenando la reazione della milizia rivale.
Un accordo tra le due forze militari è stato sufficiente alla liberazione del comandante Hamza. La fine del fermo ha anche condotto ad una pausa nei combattimenti, la cui violenza aveva però già causato vittime.
Con la liberazione di Hamza, l'emergenza a Tripoli pare essere almeno momentaneamente rientrata. Il comandante della Brigata 444 non è ancora tronato nelle file dei suoi militari, ma è stato consegnato alla Stability Support Agency in qualità di forza neutrale, come riporta The Libya Observer.
Per il momento, la speranza è che la consegna del comandante ad una forza considerata neutrale sia sufficiente a far sbollire gli animi nella capitale, anche se l'allerta rimane ancora alta. Il timore è che tornino a ripetersi le scene violente a cui la cittadinanza ha assistito nelle ultime ore quando, come afferma il Ministero della Sanità libico, i residenti della capitali erano «intrappolati nelle loro case ed era impossibile sfuggire alle violenze».
Dal Ministero è dunque giunta la richiesta alle parti in conflitto di rendere agevole alle ambulanze il trasporto dei feriti e di lasciar penetrare le squadre di emergenza nelle zone colpite, che si concentrano nell'area sud della città.
Un gran numero di aerei ha lasciato Tripoli nelle ultime ore proprio a causa degli scontri tra le due milizie. I velivoli in arrivo sono invece stati dirottati nella vicina città di Misurata.
Nel frattempo, arriva la solidarietà del Governo italiano. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha scritto un tweet dedicato agli scontri in Libia, affermando che l'Esecutivo di cui fa parte «segue con attenzione la situazione a Tripoli».
Prosegue il messaggio di Tajani.