In tempi recenti, la Germania è stata teatro di accese discussioni sull'istruzione. Bjoern Hoecke, leader del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) in Turingia, ha sollevato molte polemiche con le sue dichiarazioni riguardanti l'inclusione scolastica. A scatenare le polemiche da noi ci ha pensato invece il leghista Claudio Borghi, che con un tweet ha provato a difendere Hoecke, ma cadendo in fallo.
Hoecke, con una carriera come insegnante alle spalle, ha espresso preoccupazione per il sistema educativo tedesco, attribuendo alcune delle sue mancanze alle politiche migratorie e sociali del governo. Ha citato "progetti ideologici", come l'inclusione e l'approccio mainstream di genere, come elementi che, a suo avviso, stanno impedendo agli studenti di prosperare. In particolare, Hoecke ha affermato che i bambini disabili dovrebbero essere collocati in classi separate rispetto agli altri studenti.
Le parole di Hoecke hanno avuto un forte impatto anche in Italia, dove il senatore della Lega Claudio Borghi ha tentato di offrire un'interpretazione diversa delle sue parole. Borghi ha sottolineato l'importanza di riferirsi alle fonti e ha affermato che le dichiarazioni di Hoecke erano focalizzate principalmente sull'immigrazione e non sui disabili.
Di seguito, il suo lungo tweet:
Tuttavia, successivi post sui social media da parte dello stesso Hoecke hanno sottolineato la sua preoccupazione riguardo all'inclusione. Ha menzionato che, in base alla natura della disabilità, il sistema di istruzione regolare potrebbe non essere in grado di soddisfare adeguatamente le esigenze di apprendimento degli studenti. Ha inoltre sottolineato che l'inclusione spinta potrebbe non essere sempre nell'interesse dei disabili. Pertanto, il riferimento alla disabilità era ben evidente, né celato, né omesso.
La controversia di Hoecke si inserisce in un contesto più ampio. La Germania, avendo ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità nel 2009, ha assunto l'impegno di garantire una partecipazione paritaria per tutti. Numerose associazioni e sindacati tedeschi hanno espresso la loro preoccupazione e condanna per le dichiarazioni di Hoecke e hanno enfatizzato l'importanza dell'inclusione e della parità per ogni studente.
Björn Höcke è una figura chiave nell'Alternative für Deutschland (AfD), particolarmente nel parlamento statale della Turingia. Originario della Renania settentrionale-Vestfalia, Höcke ha iniziato la sua carriera politica con la Junge Union, sebbene la sua affiliazione con essa non sarebbe durata. Dopo aver conseguito una laurea e un master in ambito educativo, ha insegnato sport e storia in Assia e a Bad Sooden-Allendorf. Tuttavia, nel 2014, a causa delle sue attività politiche, è stato sospeso dal suo incarico di insegnante.
Hoecke ha co-fondato l'AfD Turingia nel 2013, diventando il capogruppo parlamentare nel 2014 e il portavoce di stato insieme a Stefan Möller. È noto per le sue posizioni su istruzione e politica familiare. Nel 2015, ha creato Der Flügel, un settore dell'AfD di estrema destra. Nonostante ci siano state diverse accuse e procedimenti nei suoi confronti, Höcke è riuscito a mantenere la sua posizione. Nelle elezioni del 2019 in Turingia, sotto la sua guida, l'AfD è diventata la seconda forza politica più grande.
Hoecke ha anche fatto notizia nel 2020 quando, con il sostegno del suo partito, Thomas Kemmerich (FDP) è stato eletto Primo Ministro della Turingia. Questa decisione ha scatenato una crisi politica. Höcke è padre di quattro figli.
Nonostante Hoecke affermi di condannare l'era nazista, molte delle sue dichiarazioni e azioni sono state viste con sospetto. Si dice abbia legami con l'NPD e sia stato associato allo pseudonimo di Landolf Ladig, autore di articoli per giornali dell'NPD. Le sue affermazioni e il suo linguaggio hanno spesso richiamato la retorica nazionalsocialista, ma egli nega ogni collegamento.
Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ha recentemente respinto l'idea di accogliere l'AfD in una possibile coalizione al Parlamento europeo. Matteo Salvini, leader della Lega, non ha ancora preso una posizione chiara sull'AfD, nonostante la crescente estremizzazione del partito tedesco.