In Francia, il dossier "rapporti con la Russia" non è mai stato così attuale: tutta colpa del nuovo libro dell'ex Presidente Nicolas Sarkozy, in vendita dal 22 agosto, che strizza un occhio a Mosca, definendola un'importante opportunità di «dialogo» per Parigi.
L'opera si intitolerà "Le Temps des Combats" ("Il Tempo delle Battaglie") e intende essere un riassunto - non poi così breve, il libro avrà 592 pagine - della visione politica del vecchio inquilino dell'Eliseo con tanto di foto pubbliche e private.
In un'intervista a Le Figaro, Sarkozy ha anticipato alcuni temi caldi del suo scritto, tra cui proprio i rapporti con la Russia di Putin. Così ha commentato l'ex Presidente francese:
Inutile dire che le posizioni espresse da Nicolas Sarkozy a Le Figaro hanno infiammato le polemiche in Francia e negli ambienti europei, mentre non hanno mancato di raccogliere crediti presso i piani alti di Mosca. In particolare, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha commentato su X l'intervista dell'ex leader dell'Eliseo dilungandosi in lodi:
Per Medvedev, Sarkozy avrebbe addirittura ammesso che la Crimea è «parte storica della Russia» e che «l'Ucraina non ha posto nell'Ue»:
Ha concluso Medvedev.
E se negli ambienti russi l'uscita di Sarkozy è stata molto apprezzata, decisamente diversa è la percezione che dell'intervista a Le Figaro hanno avuto gli ucraini. Secondo il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak, nelle parole dell'ex presidente francese risiedono tutte le motivazioni profonde, psicologiche, della guerra che si combatte oggi:
Spiega Podolyak su X, poi affonda: «L'incoraggiamento di Sarkozy è una complicità diretta in un crimine lungo anni». Il consigliere ucraino passa poi a parlare specificatamente della Crimea e del Donbass, rivendicando il pieno diritto ucraino sui territori: