È Casa Italia il "punto 0" da cui parte la spedizione azzurra ai Mondiali di atletica di Budapest che già domani, sabato 19 agosto, nella giornata inaugurale, vedranno ben 22 italiani in gara, tra i quali i campioni olimpici Massimo Stano e Marcell Jacobs, ma anche Zane Weir e Leonardo Fabbri e Larissa Iapichino. Clicca qui per saperne di più. E Casa Italia trova spazio all'interno del "Ludwig Museum", a 500 metri dal "National Athletics Centre" e ancor meno dal Danubio. È il punto di ritrovo degli azzurri e, in una delle stanze più "nascoste", trova spazio anche il trofeo degli Europei per nazioni, la mitica Coppa Europa, conquistata due mesi fa in Polonia per la prima volta dall'Italia.
"Sono molto felice di avervi qui perché sono da sempre un appassionato di questo sport - ha detto nel suo saluto l'ambasciatore d'Italia a Budapest, Manuel Jacoangeli - e perché lo sport è sempre al centro delle relazioni internazionali. A Casa Italia troveranno inoltre spazio le eccellenze italiane, dall'enogastronomia alla creatività (come la mostra fotografica che lancia la candidatura di Roma all'Expo 2030, ndr) che sono altri motivi di vanto per il nostro Paese".
Orgoglioso anche il presidente della Federazione di atletica, Stefano Mei, che ha anzitutto scherzato sulla gaffe commessa nella serata di gala presso l'ambasciata, parlando di Belgrado anziché di Budapest. Ma è tornato serio il campione europeo 1986 sui 10.000 quando ha detto che "il nostro sport è sempre più vincente e non soltanto per i risultati in pista o in pedana. Jacobs sta per farci una sorpresa (si riferisce alla campagna 'Run in beauty' del ministero degli Esteri, di promozione del nostro Paese all'estero, di cui Marcell è protagonista; ndr) e ieri abbiamo colto la prima 'medaglia' di questo mondiale con Anna Riccardi che è stata confermata per altri quattro anni nel Consiglio di World Athletics", la federazione mondiale.
"Le peripezie per arrivare qui in Ungheria - ha raccontato invece il direttore tecnico Antonio La Torre, alludendo all'avventura vissuta da alcuni azzurri arrivati in nottata per colpa di ritardi e voli cancellati - sono emblematiche: ci presentiamo qui a testa alta, con la giusta consapevolezza, ma senza voler dare nulla di scontato. Arrivare alle 3 a Budapest, per poi essere sottoposti a test antidoping alle 6, non è da tutti. 'La scaramanzia è dei perdenti', diceva qualcuno e non mi spaventa dire che abbiamo chance da medaglia già domani. Parafrasando Guccini, abbiamo poi il maturo (Tamberi, il campione olimpico del salto in alto) e il bambino (Furlani, il giovane fenomeno del salto in lungo) che è congiuntura rara per altri Paesi. Per il resto, nella nostra delegazione non ci sono viaggi premio. Come mi sento in questa vigilia rispetto a quelle dei Giochi di Tokyo e dei Mondiali di Eugene? Diciamo soltanto che mi piacerebbe avere una via di mezzo tra le due".
A margine della presentazione di Casa Italia, Tag24 ha raggiunto il campione olimpico nella maratona ad Atene 2004, Stefano Baldini, che ha detto: "Occhio agli europei".
[bbvideo id=5603996]Qui, invece, una breve panoramica di Casa Italia.
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