Risveglio domenicale con medaglia per l'Italia. Smaltiti (più o meno) in nottata i festeggiamenti per l'argento di Leonardo Fabbri nel getto del peso, oggi, 20 agosto, nella seconda giornata dei Mondiali di atletica a Budapest, gli azzurri celebrano la pugliese di ferro Antonella Palmisano bronzo nella 20 km di marcia. Una medaglia emozionante, a due anni di distanza dal trionfo olimpico e dall'inizio di tanti, troppi problemi fisici.
Piazza degli Eroi. Hősök tere, in ungherese. Ma lo lasciamo in italiano per rendere meglio l'idea dell'impresa della 32enne tarantina delle Fiamme Gialle. Dopo l'oro alle Olimpiadi, i primi problemi fisici, un intervento all'anca, nuovi problemi, ricadute a livello di sistema nervoso, infiltrazioni, terapie, Antonella che stringe i denti e rieccola lì in gara. Fino a ritrovarla nella capitale ungherese, volare con il tricolore in mano e il consueto fiore tra i capelli confezionato da mamma.
L'oro è della spagnola Maria Perez, che al diciassettesimo chilometro lascia il gruppetto di testa dove l'azzurra faceva spesso e con brillantezza l'andatura, imprimendo un ritmo impossibile. Alla fine taglia il traguardo in 1:26:51, aspettando l'australiana d'argento Jemima Montag che chiude in 1:27:16 (record dell'Oceania) e soprattutto Antonella (1:27:26), alla quale consegna un bellissimo abbraccio prima di cadere sfinita a terra e piangere le lacrime più belle. Quelle della fatica e della gioia più forte.
Al quarto posto c'è la peruviana Kimberly Garcia Leon, che lo scorso anno a Eugene, in Oregon, vinse il titolo mondiale sia nella 20 che nella 35 km, ma che non riesce a resistere quando la spagnola imprime l'accelerazione e Antonella, nel gruppo di testa, fa capire a tutte che il podio non è poi così lontano.
Ventunesima la medaglia di bronzo ai Mondiali di Doha del 2019 nella 50 km Eleonora Anna Giorgi, alla prima competizione iridata dopo la maternità, con il tempo di 1:31:45. Ventitreesima la campionessa italiana Valentina Trapletti in 1:32:57.
"Cadere a quella boa - dice Antonella Palmisano riferendosi all'incidente sul percorso al decimo chilometro, quando ha urtato uno degli strumenti di delimitazione del tracciato, rimediando persino una storta alla caviglia - non me l'aspettavo, ma mi è quasi servito. Mi ha fatto vedere cosa ho passato negli ultimi due anni e questo mi ha dato una grande carica. Ho trascorso momenti in cui non vedevo più la luce e in cui l'allenatore mi schiaffeggiava moralmente, dicendomi cosa volessi fare".
Ma ora c'è un altro traguardo.
"C'è un anno a Parigi. Un anno in cui si può sognare e si può lavorare. Intanto dedico la medaglia a Patrick (l'allenatore Parcesepe, ndr), ai medici che mi hanno seguita e alla mia famiglia".
Leggi anche: Mondiali di atletica Budapest 2023: Leonardo Fabbri d’argento. E Jacobs torna in sordina | VIDEO ESCLUSIVA e Mondiali atletica Budapest 2023: il flop della marcia, la zampata di Iapichino. Aspettando i pesisti | VIDEO.