Il fiore tra i capelli realizzato da mamma. E ancora le unghie, tricolori anche quelle. Per chi la conosce, è questa la divisa ufficiale di Antonella Palmisano, la marciatrice azzurra campionessa olimpica che oggi, 20 agosto, celebra a Casa Italia una medaglia di bronzo ai Mondiali di atletica Budapest 2023 a lungo attesa dopo tanti problemi fisici.
"Quanto pesa questo bronzo? Beh, 'non mi pesa' e mi rende molto felice - ci dice nel video che segue - perché arriva dopo due anni bui. Dunque è una medaglia che serviva a me stessa per continuare a crederci".
Vedere le gare di marcia da casa, negli ultimi due anni, continua la 32enne tarantina delle Fiamme Gialle, "non è stato per niente facile. La cosa che mi è mancata di più è stata l'adrenalina che questa disciplina sa darmi".
Nel corso dell'intervista, arriva anche il presidente Stefano Mei. "So bene cosa si prova a stare fermi - dice - Antonella può fare qualsiasi cosa".
Poi la parola torna a Palmisano, che conferma la marcia "cassaforte" di medaglie per l'Italia. Palmisano parla delle avversarie, di chi l'ha aspettata e di chi le è stata vicina. Come la spagnola medaglia d'oro oggi, Maria Perez. Racconta di una gara dura e spiega che fa ancora fatica sul finale, "perché il problema non si è ancora risolto".
"Dedico tutta questa gioia al mio allenatore (Patrick Parcesepe, ndr) - conclude - perché in due anni ha cercato di preservare la persona più che l'atleta. Mi è sempre stato accanto e ha cercato di indirizzarmi anche a un possibile fine carriera. Del resto, i problemi fisici che mi accompagnano da due anni, dall'oro olimpico, non sono ancora scomparsi. Dunque la dedico a lui perché l'atleta c'è ancora e c'è anche la persona".
L'abbraccio finale con l'altro medagliato, il pesista Leonardo Fabbri, è finora la cartolina più bella da Budapest.
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