Oltre al bronzo di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia, la sessione diurna della seconda giornata ai Mondiali di atletica Budapest 2023 porta tante altre buone notizie per gli azzurri. Su tutte, la qualificazione di Zaynab Dosso alle semifinali dei 100 femminili con il record italiano eguagliato dopo 22 anni (11.14). Ma c'era molta attesa anche per il debutto di Gianmarco Tamberi nelle qualificazioni del salto in alto. Il campione olimpico ha centrato effettivamente la finale, ma raggiungendo il decisivo 2,28 solo all'ultimo tentativo.
Zaynab corre in 11.14 (+0.4 il vento), eguagliando il tempo della Levorato stabilito nel 2001. L'azzurra è terza dietro alla stessa Richardson (10.92) e alla giamaicana Morrison (11.02). Prima dell'italiana ci sarebbe anche la britannica Lansiquot, che corre però sub-judice (come da nuovo regolamento) per un sospetto di falsa partenza, successivamente confermata.
Nel salto in alto, la misura di qualificazione è fissata a 2,30. Non la valica nessuno, piuttosto si fermano in 13 (che poi saranno i finalisti nella gara di martedì alle 19.58) a 2,28. Tra questi Marco Fassinotti, che ci riesce al secondo tentativo, e il campione olimpico Tamberi, ma solo all'ultimo. A dir poco sorprendente il giapponese Akamatsu, che non incontra errori sul suo cammino e mette in fila gente come Harrison, il co-campione olimpico Barshim e il coreano Woo.
Qualificati anche Daisy Osakue nel disco femminile (ultima misura utile, con 61,31 al tentativo decisivo); Davide Re, che passa alla semifinale dei 400 con un ottimo 45.07; Alessandro Sibilio (49.50, nella stessa batteria con il favoritissimo norvegese Warholm) e Mario Lambrughi (49.05) in quella dei 400 ostacoli; Lorenzo Simonelli (13.50/+0.0) e Hassane Fofana (13.53/+0.5) in quella dei 110 ostacoli.
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