La presentazione di Rovella a Fiumicino con una maglia biancoceleste è stata immediatamente notata dai tifosi della Lazio. Il centrocampista è reduce dall'ottima stagione al Monza di Palladino ed è sbarcato nella Capitale per rinforzare la mediana di Maurizio Sarri entrando in duello con Danilo Cataldi. Ha lasciato la Juventus dove non ha mai avuto modo di mettersi in mostra visti i continui prestiti, è arrivato a Roma insieme a Luca Pellegrini con un prestito biennale con obbligo di riscatto per un totale di 21,5 milioni di euro. Si sono messi agli ordini dell'allenatore toscano già da una settimana con il terzino che ha già debuttato a Lecce mentre il regista è rimasto in panchina.
Cresciuto nel Genoa fino al debutto in Serie A dimostrando subito di essere un talento su cui poter lavorare. La Juventus è stata la più veloce a prelevarlo ma senza mai concedergli spazio rimandandolo in prestito in rossoblù e poi al Monza dove, con Palladino in panchina, ha vissuto la sua miglior stagione schierato da regista. Ora il salto di qualità con l'arrivo alla Lazio di Maurizio Sarri che vuole confermarsi fra le prime quattro del campionato e disputare un buon cammino in Champions League.
"Volevo dire che arrivare alla Lazio è un passo importante per la mia carriera. Ho voluto fortemente arrivare e sono molto felice. Oltre ad essere una grande opportunità, l'anno scorso ho fatto un buon campionato a Monza e volevo fare uno step di crescita. Ho parlato con il Mister prima di accettare e mi ha detto di volermi impiegare da regista basso. Se ci sarà la necessità di muoversi in altri ruoli per me non sarà un problema. Sono felice che Sarri mi ha sempre preso in considerazione. Sapevo che anche Ricci era in concorrenza, conosco Samuele con cui gioco in Under 21 ma sta facendo un percorso diverso rispetto al mio" ha esordito Rovella.
Un centrocampo che farà affidamento sulla certezza Luis Alberto dopo l'addio di Milinkovic, in più è arrivato Kamada che garantirà fiato e inserimenti in entrambe le fasi. Tante soluzioni quindi per Sarri che può contare anche su Matias Vecino in attesa di eventuali nuovi innesti: "A centrocampo siamo giocatori simili dal punto di vista fisico ma abbiamo qualità differenti, credo che sia solo una questione di alchimia da trovare in campo. Ho parlato con Danilo che mi ha scritto un messaggio molto carino prima del mio arrivo, la concorrenza è giusta che ci sia perché spinge a fare meglio. Io voglio assimilare il prima possibile le richieste del Mister, purtroppo mi sono infortunato appena arrivato in America con la Juventus, sto rincorrendo la forma e devo ritrovarla. Per questo motivo mi sto fermando ad allenarmi ad oltranza a Formello. A chi mi ispiro? Dico Modric ma so di avere caratteristiche differenti".
Un arrivo che è un ritorno. Pellegrini infatti ha vissuto già la seconda parte della scorsa stagione in biancoceleste dove ha racimolato pochi minuti ma la stima di Sarri. Tanto da rifiutare i sondaggi di Nizza e Milan in questa sessione di mercato pur di tornare nella Capitale per indossare la sua maglia del cuore: "Non è una novità la mia volontà di tornare qua. La Lazio per me è la famiglia, confermo i sacrifici ma l'ho fatto volentieri perché questo è il miglior ambiente possibile. La mia volontà e quella della società sono sempre state forti, non è stata una trattativa semplice con tanti momenti morti. Non mi va di parlare del passato perché ora sono finalmente qua, voglio pensare solo al futuro".
Sei mesi qua a Roma utili per capire gli schemi di Sarri e convincere il tecnico a puntare ancora su di lui ma questa volta in maniera definitiva. A Lecce ha fatto già il suo secondo esordio in una partita finita male per i biancocelesti: "Ho parlato con Sarri al termine della scorsa stagione e penso sia giusto che rimanga fra noi quanto detto. Mi aspettavo di giocare di più ma non decido io la formazione in campo. Con il Mister abbiamo parlato e se sono qui significa che non ci sono stati problemi. Niente è certo nella vita, noi possiamo controllare le nostre azioni e la mia volontà è di essere a disposizione il più possibile per aiutare la squadra. Il Mister ha ragione, dobbiamo stare con i piedi per terra. Tante squadre si sono rinforzate durante questa sessione estiva ma il calcio non si gioca con le figurine. Il campo è l'unico giudice come purtroppo ha dimostrato la partita di Lecce. Noi dobbiamo lavorare e seguire il Mister, non è proibito sognare ma dobbiamo rimanere a contatto con la realtà".
A Roma ha ritrovato un suo vecchio compagno ai tempi dell'Eintracht Francoforte che è arrivato per raccogliere l'eredità di Milinkovic. Deve trovare la forma migliore ma Pellegrini scommette su Kamada: "Tutti sappiamo che è molto diverso da Milinkovic, Daichi è un giocatore importante che può fare la differenza qua a Roma. Difficile parlare di rimpiazzo perchè diventa un peso inutile da dare sulle sue spalle, posso dirvi che è un bravo ragazzo con una cultura del lavoro incredibile".