Continuano gli aggiornamenti sulle indagini e le persone coinvolte nello stupro avvenuto a Palermo il 7 luglio scorso, quando una ragazza 19enne ha subito le violenze di 7 ragazzi (aventi tra i 18 e i 22 anni) al momento tutti in carcere: nella notte tra ieri e oggi, la vittima per la prima volta ha deciso di prendere parola e difendersi attraverso il proprio profilo (privato) social. Quello della giovane è uno sfogo contro chi, nelle ultime settimane, l'ha cercata sui social media per insultarla, criticarla e accusarla di essersi meritata la violenza subita. Tutto ciò deve ricordarci che, per tutelare le vittime di violenza sessuale, le loro generalità non andrebbero mai divulgate.
La giovane ragazza, stanca di essere al centro di giudizi continui, ha risposto a chi la colpevolizza per i contenuti pubblicati sui social, il suo stile di vita e il suo modo di vestire, facendo anche riflettere sull'impatto che tali parole possono avere su persone più o meno fragili:
A chi negli ultimi giorni l'ha presa di mira, attuando forme di vittimizzazione secondaria (ossia, la colpevolizzazione della vittima sulla base di pregiudizi e stereotipi), la ragazza ha risposto con fermezza e consapevolezza di sé: