Perchè nel volley un giocatore ha la maglia diversa? A chi non è capitato di chiedersi perché durante una partita di pallavolo un giocatore avesse la maglia diversa rispetto ai compagni di squadra. Ecco la risposta.
La pallavolo è uno sport che nel corso degli ultimi anni ha subito molti cambiamenti di regole sia legati ai tempi di gioco sia a rendere le azioni di gioco migliori e più scorrevoli.
Così, tra i tanti cambiamenti per aumentare il valore della difesa, è stata introdotta nel corso della World League del 1997 la figura del libero, ovvero un giocatore che entra unicamente in seconda linea prima di ogni battuta senza dover chiedere ed ottenere il permesso dell’arbitro e che ha il compito di giocatore specialista, non potendo infatti schiacciare, ovvero colpire il pallone al di sopra della linea della rete.
Il libero inoltre indossa una maglietta di colore diverso rispetto a quelli sociali del club per cui gioca. In questo modo, l’attacco avversario, capisce in anticipo dove non dover battere o attaccare in quanto ha di fronte un giocatore specificamente abile in questo compito.
Per i compagni di squadra invece la maglia di colore diverso è riconoscibile con un rapido colpo d’occhio e indica dove non andare a scontrarsi con lui, lasciandogli così il giusto spazio per fare il suo mestiere.
Il colore della maglia che dovrà indossare il libero non è già deciso, anche se nelle squadre femminili si spesso si sceglie il bianco ed il giallo più facilmente distinguibili. L’unica cosa importante è che sia diverso a prima vista da quello dei compagni di squadra senza comportare problemi ulteriori agli arbitri nel valutare le azioni di gioco.
Il libero ha un ruolo ben preciso all’interno di una squadra di pallavolo e per questo ha delle regole altrettanto precise che deve seguire:
Il ruolo di libero è senza dubbio fondamentale all'interno di una squadra di pallavolo. Ricoprire questo ruolo richiede infatti molto allenamento e costanza ma anche alcune caratteristiche innate possono sicuramente aiutare.
Importante è una buona reattività. Il libero infatti deve coprire una porzione di campo più grande rispetto ai compagni di quadra e deve essere in grado di aiutarli al meglio.
Il senso dello spazio poi aiuta a mantenere la squadra in ordine durante gli scambi più lunghi ed è una qualità molto richiesta quando questi devono alzare la palla.
Dalla stagione sportiva 2007-2008 si è poi aggiunta la possibilità per le società di iscrivere un secondo libero, che può alternarsi senza limitazione all'altro. Questo utilizzo è essenzialmente legato ai casi di infortunio o a quella di rimpiazzare il titolare espulso o squalificato.
Dal punto di vista fisico il libero infine deve presentare un’altezza non molto elevata seguita da una notevole agilità che lo renderà scattante e pronto a scendere in campo. Deve anche essere bravo nel palleggio e nelle alzate in bagher, per sostituirsi al palleggiatore in caso di necessità.