Tutta propaganda, nulla di più: così Roberto Saviano ha commentato quanto accaduto recentemente a Caivano, il piccolo paese in Provincia di Napoli dopo il megablitz di 400 agenti ha portato al sequestro di migliaia di euro, droga, armi e ordigni.
Giorgia Meloni aveva parlato di una vittoria contro la mafia, solo la prima di un intenso lavoro di bonifica del luogo tristemente noto per lo stupro di due giovani cugine da parte di un branco di ragazzi compaesani.
Ma ci ha pensato Saviano a smontare l'entusiasmo del Governo: per il giornalista e critico il maxiblitz non sarebbe servito a niente, come a niente servono di solito questi episodi poco strutturati di intervento delle forze dell'ordine. Per Saviano, insomma, non sarebbe cominciata nessuna operazione di bonifica" del Parco Verdi, come aveva millantato la Premier: la missione dei 400 militari di Caivano si risolverà in una pulizia momentanea, che non proviene da un'azione ben programmata e che, di conseguenza, non porterà a nulla.
È dunque il commento disilluso di Saviano sui social. Il giornalista poi prosegue, rincarando la dose:
Saviano parla del maxiblitz come «annunciato» e comunque ne mette in luce la scarsa rilevanza nella lotta alla mafia e alla criminalità in questi paesi di periferia. Nella stessa notte del blitz, un uomo è stato gambizzato a Caivano: «questo dà la cifra di quanto sia vana la militarizzazione dei territori», commenta il giornalista.
La conclusione del suo messaggio è amara, in cerca di un "altro che manca" (altro, rispetto all'invio massiccio di soldati per operazioni di piazza pulita poco strutturate) che ancora lo Stato non riesce a mettere in pratica per avere davvero forza contro la Mafia: