11 Sep, 2023 - 09:33

Aumento casi Covid, gli esperti dello Spallanzani: "Malattia più blanda"

Aumento casi Covid, gli esperti dello Spallanzani: "Malattia più blanda"

Nessun allarmismo, ma occhi aperti in merito all'aumento dei casi Covid nel nostro Paese: a confermarlo alcuni esperti dell'Istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

I dati dell'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute parlano chiaro. Nell'ultima settimana, complice la diffusione delle nuove varianti, si registra un +44% di contagi rispetto ai sette giorni precedenti.

A proposito delle nuove varianti, "nessuna sembra più preoccupante del solito". A parlare è Fabrizio Maggi, direttore dell'Unità di Virologia e laboratori di Biosicurezza dello Spallanzani.

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Il virus ha preso la direzione dell'adattamento verso il suo ospite, cioè noi. E questo, anche grazie alla copertura vaccinale e all'immunità ibrida, non può che tradursi in una malattia più blanda nelle persone giovani e sane. Vaccinare anziani e fragili, invece, continua a essere importante mentre vediamo un po' di rilassamento su questo fronte.

Gli esperti dello Spallanzani sui casi Covid in aumento: "Il monitoraggio dovrebbe focalizzarsi sulla malattia"

A proposito dell'aumento dei casi Covid, ancora, i medici dello Spallanzani sottolineano come si tratti, in "gran parte", di "infezioni lievi", localizzate alla alte vie respiratorie. Lo ribadisce Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico e dell'unità operativa di immunodeficienze virali dell'Istituto.

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La malattia oggi, per la persona giovane adulta e sana è clinicamente non rilevante.

Il problema persiste nei pazienti fragili, a cominciare dagli anziani. In queste fasce della popolazione il virus può portare una malattia "clinicamente più importante, anche grave", che può rendere necessarie "la terapia e l'ospedalizzazione".

In merito al monitoraggio e all'interpretazione dei dati, Antinori spera nel passaggio ad un sistema che, piuttosto che misurare "i nuovi casi o l'incidenza", si concentri "sui casi ricoverati in ospedale, sui casi gravi".

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Seguendo l'evoluzione della pandemia, anche il monitoraggio dovrebbe oggi focalizzarsi non tanto sull'infezione ma sulla malattia.

Il direttore del Dipartimento clinico dello Spallanzani conclude invitando ancora una volta i pazienti fragili alla cautela.

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Su queste persone vanno mirate le misure di protezione e gli interventi di prevenzione, prima fra tutte la vaccinazione. In autunno la vaccinazione sarà essenzialmente diretta a questo gruppo di persone fragili.

"Nessun allarme", quindi, "nessuna paura" ma "attenzione, guardia alta", perché la malattia non è finita. Occorre dunque concentrarsi "sulle persone più a rischio di avere complicanze gravi".

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Giuseppe Spagnuolo
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