Con un Galles-Fiji spettacolare spot del gioco del rugby, magnifica poesia di muscoli e dinamismo chiuso 32-26 per i Dragoni e 4 mete pari, si è chiuso ieri, 10 settembre, il primo turno della Rugby World Cup Francia 2023. In campo si tornerà giovedì per una partita che interessa da vicino gli azzurri, ossia un Francia-Uruguay che più scontato non si può. Insomma, l'Italia sta per perdere la vetta del girone A: il "sogno" non è durato nemmeno una settimana, ma il rugby è sport per sognatori alla Flaiano. Ossia di quelli che hanno i piedi ben saldi su una nuvola.
Se ne infischiano allegramente i cileni, che a Tolosa hanno bagnato il proprio esordio assoluto al Mondiale di rugby scontrandosi col Giappone. Se non avete visto la partita recuperatela. Non tanto per il risultato (42-12 per i nipponici), quanto per i meravigliosi visi dei sudamericani. C'era chi sorrideva entrando in campo, chi aveva il viso rigato da lacrime di gioia e riconoscenza durante l'esecuzione dell'inno nazionale. Oggi è 11 settembre, e a cinquant'anni dai fatti di Santiago quelle immagini toccano un bel po'. Tra i video di oggi a fondo pagina, c'è la meta di Rodrigo Fernandez, la prima nella storia del rugby cileno ai Mondiali.
Ha deluso la Scozia, ridimensionata dal 18-3 del Sudafrica. Una partita su cui bisogna far luce: nel senso che ha fatto scalpore il faro utilizzato dallo staff tecnico degli Springboks guidato da Jacques Nienaber, per comunicare ai giocatori se cercare di piazzare o andare in touche dopo un calcio di punizione. Nella foto che segue, il segnale è mostrato da Rassie Erasmus (che prima si limitava a dare indicazioni "mimetizzandosi" da ragazzo dell'acqua). Ai tempi di chi scrive si urlava "Piazza!", oppure si indicavano i pali. Costo di entrambe le operazioni: zero. Faro o no, Gerard Butler - alias Re Leonida - non è rimasto proprio felice dall'esito della partita, considerando la maglietta che indossava allo stadio (vedi video) e soprattutto i suoi natali in quel di Paisley (il 13 novembre del 1969), sesta città più grande della Scozia.
Infine lo ribadiamo: Galles-Fiji è stata una gran partita, senz'altro la più bella finora di questo Mondiale. Match che tra l'altro avrebbe potuto avere ben altro epilogo se gli isolani non avessero perso l'ultimo, preziosissimo, pallone nella ventidue gallese a tempo oramai scaduto. Non sono comunque le solite Fiji fantasia, creatività e che il ciel ci aiuti. Alla fine, le statistiche degli uomini in bianco sono incredibili: 1086 metri guadagnati, 248 placcaggi gallesi, 88 volte oltre la linea del vantaggio con i propri portatori di palla, 174 palloni portati. Due immagini: l'applauso perplesso di William, il principe di Galles, e la fantastica Cibi (pronuncia "Simbi") figiana. Il rugby tornerà giovedì.
Le classifiche aggiornate al 10/9.
La storica meta del cileno Rodrigo Fernandez:
Il segnale degli Springboks:
Lo scozzese Butler.
Il principe William:
La Cibi figiana:
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