Ancora una storia di criminalità arriva da Caivano, nei pressi di quello stesso Parco Verde tristemente noto alle cronache per essere il luogo in cui due giovanissime cugine sono state a lungo violentate da un gruppo di criminali: questa mattina si sono uditi degli spari, che hanno colpito e danneggiato un auto parcheggiata.
Il comune nel napoletano continua dunque ad essere triste teatro di episodi di violenza, nonostante le parate dello Stato e i molti messaggi di denuncia arrivati in primis dal parroco della città, Don Maurizio Patriciello. Solo questa mattina Patriciello aveva dedicato un post su Facebook a quanto avvenuto nella notte, quando alcuni malviventi armati avevano attraversato Parco Verde con il volto coperto e sparando all'impazzata. «In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all'impazzata. È il terrore...», aveva scritto il parroco. A nulla è servito: questa mattina, l'ennesima sparatoria, sempre di stampo mafioso.
In questi momenti ancora difficili per Caivano risuonano le parole di Roberto Saviano, che commentò con sufficienza il maxiblitz del Governo del 5 settembre. Servono risposte più strutturali, la Mafia non si sconfigge con i maxiblitz: questo il messaggio che voleva lanciare il giornalista. E infatti pare proprio che le organizzazioni criminali non si siano lasciate intimorire dall'arrivo dello Stato e che, anzi, abbiano abbracciato la sfida diventando ancora più arroganti.
Proprio di arroganza parla anche la Presidente della commissione antimafia, Chiara Colosimo, che ha mandato un messaggio di vicinanza a Don Patriciello. La chiamata è stata anche pretesto per insistere sulla necessità di una risposta concreta e corale davanti al dramma mafioso che spesso vivono le periferie:
Così ha scritto su X la Presidente della Commissione parlamentare Antimafia in merito all'episodio di Caivano.