24 Sep, 2023 - 18:16

Brescia, il video shock riprende il pestaggio di una coetanea: nessuno interviene

Brescia, il video shock riprende il pestaggio di una coetanea: nessuno interviene

Uno scena di violenza senza precedenti ha colpito Gardone Valtrompia, nella provincia di Brescia, quando due ragazzine, entrambe quattordicenni, hanno aggredito brutalmente una loro coetanea, mentre un gruppo di trenta adolescenti osservava il pestaggio senza intervenire, alcuni addirittura incitando le aggressori. L'evento ha destato sdegno e preoccupazione nella comunità, ma ha anche sollevato interrogativi sulla mancanza di empatia tra i giovani.

Brescia, brutale pestaggio della coetanea: il Preside della scuola interviene per sensibilizzare

L'aggressione è avvenuta nel sottopasso del parcheggio "I portici", al centro della città, ed è stata ripresa da uno smartphone, rendendo il video rapidamente virale sui social media dei ragazzi locali. Nei video, si può vedere la vittima subire una serie di calci, pugni e schiaffi, finendo per sanguinare. La giovane è stata costretta a chiedere scusa, anche se il motivo non è stato chiarito.

Le autorità locali hanno rapidamente reagito all'incidente, con il sindaco di Gardone Valtrompia, Pierangelo Lancelotti, che ha condannato l'indifferenza dei ragazzi presenti durante l'aggressione. Ha anche fatto notare che questa indifferenza non è limitata agli adolescenti ma si riflette anche negli adulti, evidenziando i commenti insensibili lasciati sui social media.

Le autorità scolastiche hanno cercato di far comprendere alle giovani le gravi conseguenze penali delle loro azioni. Il dirigente scolastico Stefano Retali ha annunciato due incontri di formazione per i genitori delle classi prime, sottolineando l'importanza della prevenzione. Ha anche sottolineato il rischio che i giovani cercano solo notorietà attraverso tali gesti.

Tuttavia, Giuseppe Bonelli, dirigente dell'ufficio scolastico di Brescia, ha sottolineato che questi episodi di violenza tra giovani riflettono la solitudine educativa dei ragazzi e l'incapacità della scuola da sola di affrontare questi problemi. Ha enfatizzato la necessità di recuperare i giovani piuttosto che punirli, evidenziando che la maggior parte degli adolescenti non si comporta in questo modo.

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Filippo Marani Tassinari
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