In una toccante intervista concessa alla Gazzetta di Reggio, Antonia Langella, madre del calciatore Manolo Portanova, condannato in primo grado a sei anni di carcere per violenza sessuale di gruppo, ha difeso con forza l'innocenza del figlio, sottolineando la sua fiducia nella giustizia e criticando la sentenza emessa in primo grado.
Langella ha iniziato l'intervista descrivendo il figlio come un giovane con "sani principi" e ha affermato che qualsiasi persona che abbia avuto occasione di conoscerlo confermerebbe la sua bontà d'animo. Ha dichiarato: "Da madre conosco i sacrifici che Manolo ha fatto per raggiungere il calcio professionistico, per raggiungere il suo sogno e non merita di vivere tutto questo".
Sull'argomento della sentenza, Langella ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla mancanza di considerazione degli elementi di prova presentati dalla difesa di Manolo:
La madre del calciatore ha anche condiviso la sua opinione sulla vicenda avvenuta in quella "maledetta stanza", affermando: "Ho visto i video di quello che è accaduto in quella stanza, e da donna ho motivo di ritenere che in quella stanza non sia avvenuta alcuna violenza".
Langella ha elogiato la Reggiana per aver creduto nel figlio e avergli dato l'opportunità di continuare a giocare a calcio nonostante la controversia in corso. Ha espresso fiducia nell'appello futuro, affermando: "Se si vorranno leggere le carte processuali con meticolosità e senza pregiudizio, allora l'esito dovrà necessariamente essere diverso".
Infine, Langella ha sottolineato la forza di carattere di Manolo e il suo desiderio di vedere il figlio tornare a giocare e a vivere la sua vita. Ha dichiarato: "A Manolo mi sento di dire che sono orgogliosa di come sta reagendo davanti a tutto questo. A farlo andare avanti è unicamente la forza di chi sa di essere innocente".