La terra in Campania continua a tremare. La zona dei Campi Flegrei e intorno al territorio è colpita ripetutamente da scosse di terremoto. L'ultima ieri sera, lunedì 3 ottobre 2023, intorno alle 22.08, con epicentro nella frazione di Pisciarelli, tra i comuni di Napoli e Pozzuoli. Gli abitanti delle località interessate sono sempre più spaventati, in molti hanno passato la notte in strada.
La vulcanologa dell'Ingv, Lucia Pappalardo, è intervenuta durante la trasmissione di Radio Cusano Campus "La storia oscura", andata in onda su "AAA Cercasi stabilità" e condotta da Livia Ventimiglia e Simone Lijoi. La vulcanologa ha parlato del recente terremoto ai Campi Flegrei e ha detto: "Non trascuriamo nessuno scenario al momento, i parametri non indicano un'eruzione imminente".
Dopo l'ennesima notte caratterizzata da uno sciame sismico forte e dall'odore di zolfo, la dottoressa Pappalardo spiega che quest'ultimo è un fenomeno comune legato all'area dei Campi Flegrei. Può dipendere da zona a zona, ma l'odore di zolfo non è sintomo di gravi avvenimenti sismici. Sempre parlando di come le persone a Napoli e nei Campi Flegrei hanno avvertito diversamente le scosse di terremoto, la dottoressa Pappalardo ha aggiunto:
Anche a Posillipo e al Vomero, quartieri di Napoli, ci sono stati calcinacci caduti a terra e persone in strada per la paura. L'Ingv non sminuisce la paura della popolazione locale, ma spiega come i fenomeni sismici cambino a seconda delle zone e dei momenti di misurazione. Pappalardo, parlando per l'appunto di Napoli, afferma che:
In questi giorni, infatti, una delle preoccupazioni e paure maggiori delle persone (specie ai Campi Flegrei) è che ci sia una qualche eruzione, la cui entità al momento non è possibile prevedere. Pappalardo spiega a cosa è dovuto il recente fenomeno sismico che ha colpito la provincia di Napoli:
Il bradisismo quindi è un'attività legata alla natura dei campi Flegrei, la cui intensità può variare ma sarà sempre presente.
Sollecitata da Ventimiglia e Lijoi, la vulcanologa è stata chiara sul fatto che le persone non devono farsi prendere dal panico e che la loro paura è giustificata, senza però scendere in pericolosi allarmismi. L'Ingv lavora giorno e notte per monitorare tutti i vulcani napoletani e non ha avuto segnali di possibili ed imminenti eruzioni:
I Campi Flegrei sono segnati dalla presenza dell'uomo e delle sue costruzioni e ciò potrebbe essere un ostacolo a possibili evacuazioni. Le persone hanno sempre trovato un modo per sfruttare il territorio dei Campi Flegrei e non vorrebbero abbandonare le proprie case.
Non esistono, per spiegare ciò che succede oggi, agganci con i fenomeni del passato: l'ultima eruzione avvenne 500 anni fa e fu talmente grave per le abitanti del tempo da finire registrata in diverse cronache e annali. Riguardo questo fenomeno così lontano nel tempo ma tornato di stringente attualità, Pappalardo spiega che
La Solfatara, chiusa dal 2015 dopo un incidente, dà l'immagine di un vero vulcano e i suoi vapori hanno suggestionato artisti come Leopardi e Dante. Oggi, però, le persone temono per la propria vita e cercano soluzioni per difendersi dalla violenza della natura. La dottoressa Pappalardo ha detto a tal proposito:
Molti dubbi, infine, riguardano la tenuta degli edifici, che è un compito che spetta al governo e alle sue decisioni politiche. Il Ministro Musumeci aveva annunciato poco tempo fa una "legge speciale" per i Campi Flegrei, con un fondo di decine di milioni di euro che i sindaci della zona sperano che verranno presto erogati. Molte vie di possibile evacuazione vanno ampliate e sistemate, mentre anche il piano di evacuazione (stilato nel 2019) potrebbe essere prossimamente aggiornato.