L’Unione Europea sembra finalmente aver trovato un accordo riguardo alla questione migranti, con una svolta che potrebbe portare ad un regolamento definitivo per le crisi migratorie. Il negoziato era fermo da giovedì dopo le tensioni tra Germania e Italia in merito ai finanziamenti tedeschi verso le Ong. È stato proprio questo il punto che sembrerebbe essere stato stracciato. Più fonti, infatti, parlano di come il tema potrà essere discusso in seguito, si pensa al vertice di Granada. Sul negoziato attuale non è previsto un voto formale ma un dibattito a conclusione del quale si registrerà o meno il sostegno al nuovo regolamento.
Dai corridoi europei filtra ottimismo riguardo al negoziato sulla questione migranti, soprattutto a fronte della volontà spagnola di accelerare sulla discussione per evitare che anche il prossimo vertice di Granada sia dominato soltanto da questa tematica. L’Ue sembra muoversi in favore dell’Italia, particolarmente sensibile riguardo al punto sulle Ong, che verrebbe escluso. Per far sì che si possa concretizzare una vera intesa è necessario l’accordo della maggioranza qualificata, vale a dire l’assenso di almeno 15 Paesi in grado di garantire il 65% della popolazione. Tradotto, in caso di no unanime portato avanti da Polonia, Ungheria e Austria, occorre il sì congiunto di Germania e Italia.
Mentre l’Unione Europea resta divisa sul tema, sono ripresi gli sbarchi dei migranti sulle coste italiane, in particolare Lampedusa e Pantelleria. Il sindaco di quest’ultima, Fabrizio D’Ancona, conferma come gli arrivi siano perlopiù di nazionalità tunisina (paese con cui al momento i rapporti sono tesi) e sull’isola si registrano 282 migranti. Diverso è il caso di Lampedusa, il cui hotspot è stato svuotato nei giorni scorsi ma attualmente ospita già circa 500 persone. Nelle prossime ore sono previsti i primi trasferimenti, anche a fronte del nuovo arrivo di 254 migranti sulle coste dell’isola.