Sono ricominciati gli sbarchi sulle coste siciliane, in particolare Lampedusa rimane il primo luogo di arrivo. Nell’hotspot presente sull’isola si contano ora 798 presenze, di queste 303 dovrebbe essere trasferite già nella mattinata di oggi, la destinazione è Porto Empedocle.
Gli sbarchi sono ripresi nella nottata con due distinte imbarcazioni. La prima, poco dopo la mezzanotte, ha contato 51 arrivi totali mentre dalla seconda sono giunte 49 persone. Gran parte di queste provengono da Pakistan, Bangladesh, Siria ed Egitto. La maggior parte sono uomini, un paio le donne e 4 sono i minori.
Le vedette della capitaneria di porto e la guardia di Finanza hanno proseguito le operazioni di soccorso fino alle 3,30 del mattino. I due barchini soccorsi poco lontano da Lampedusa avrebbero un’unica partenza, Zouara in Libia. In tutto, nelle ultime 24 ore sono giunte su suolo italiano 14 imbarcazioni, per un totale di 533 migranti. Questo ha fatto salire il computo totale nell’hotspot di Lampedusa a 798 persone, di cui 64 minori non accompagnati.
Se da un lato proseguono gli sbarchi sulle coste italiano, dall’altro tiene banco l’azione di alcuni giudici che reputano illegittimo il decreto emanato per i migranti e ordinano la scarcerazione di alcuni detenuti. Si tratta di una pronuncia importante quella portata avanti dal Tribunale di Catania, perché apre un precedente che potrebbe richiedere un intervento governativo sul decreto per evitare spaccature più profonde.
Ciò che si fa notare è la palese violazione, nel decreto governativo, della Direttiva UE datata 2013, dove si sancisce nero su bianco l’illegittimità a trattenere una persona che chiede protezione senza effettuare valutazioni individuali. Nello specifico: