Si condisce di un nuovo dettaglio l'omicidio ad Ancona di Concetta Marruocco, ex moglie dell'imputato Franco Panariello il quale avrebbe rivelato un retroscena legato al malfunzionamento del braccialetto elettronico. Nel corso dell'udienza di convalida, il killer 55enne accompagnato dal suo avvocato Ruggero Benvenuto è stato chiamato a rispondere anche dei propri precedenti, in particolare sul processo per maltrattamenti alla moglie e alla figlia minorenne che lo avevano sottoposto al divieto di allontanamento.
È per questa ragione che Panariello è stato chiamato a rispondere in merito al proprio dispositivo elettronico, anche perché vi sono ancora dubbi sulle ragioni per le quali il braccialetto non avrebbe funzionato la sera dell'omicidio, suonando in estremo ritardo.
A supportare Franco Panariello nelle risposte chieste dal gip del Tribunale di Ancona Sonia Piermartini, è stato l'avvocato Benvenuto che ha cercato di sottolineare la "collaborazione" fornita dal 55enne nei giorni precedenti l'omicidio. In particolare, il difensore legale ha spiegato che in altre due occasioni il dispositivo avrebbe suonato, sebbene non ci fossero le condizioni per farlo.
In seguito a tali episodi, lo stesso Panariello si era rivolto alle forze dell'ordine, richiedendo anche un controllo che sarebbe poi effettivamente avvenuto. Ecco le sue parole:
L'interrogatorio si è tenuto al Palazzo di Giustizia che ha visto la presenza anche di uno dei tre figli della coppia; ricordiamo che Panariello è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dal rapporto di parentela.