Resta ancora accerchiata dai dubbi la vicenda legata alla scomparsa della piccola Kata, la bambina di 5 anni sparita lo scorso 10 giugno dal vecchio hotel Astor di Firenze. Il padre della bambina, Miguel Angel Romero Chicclo, era sottoposto a misura cautelare per eventi scollegati dal presunto rapimento della bambina. L’accusa, infatti, era di furto e utilizzo di carte di credito rubate.
Poco dopo i fatti accorsi alla figlia, tuttavia, il giudice gli aveva comminato la scarcerazione con l’obbligo di firma. Negli ultimi tempi, tuttavia, diverse inadempienze avrebbe causato la revoca della fiducia.
La caserma presso cui l’uomo avrebbe dovuto recarsi per le firme quotidiane non avrebbe ricevuto alcuna comunicazione. Per quattro volte, negli ultimi tempi, il padre della piccola avrebbe mancato l’appuntamento quotidiano, fatti che hanno spinto alla segnalazione i carabinieri. Il giudice, una volta accertato il caso, ha disposto per la revoca della fiducia e disposto nuovo arresto.
La scarcerazione era avvenuta qualche mese fa per permettere all’uomo di rimanere vicino alla moglie e madre della piccola Kata, e collaborare in qualche modo alle indagini in corso per il suo ritrovamento. Una volta però che l’obbligo di firma non è stato rispettato, il giudice non ha potuto fare altro che comminare nuovamente il carcere.
Sono ormai trascorsi svariati mesi dalla scomparsa della piccola Kata, avvenuta lo scorso 10 giugno. Le indagini fino ad ora non hanno portato troppi risultati e in un primo momento si sono concentrate su due parenti della famiglia. Sulla questione si erano espressi i genitori di Kata:
Di fatto però non ci sono aggiornamenti sulla vicenda, tanto da spingere la madre ad un nuovo appello per tentare di smuovere le acque attorno al caso. Emergono ciclicamente nuovi elementi, come quello di un video che ritrarrebbe gli attimi successivi alla scomparsa della bambina, ma è ancora presto per poter parlare di nuove prove sul caso.