Riforma pensioni 2024: come cambia l'APE Sociale? Nella riunione che si è tenuta a Palazzo Chigi durante il corso della giornata di lunedì 16 ottobre 2023, alle ore 9:52, sotto la presidenza della Premier Giorgia Meloni, il Consiglio dei Ministri (CdM) ha comunicato l'approvazione di varie misure a sostegno dei contribuenti, delle famiglie e delle imprese italiane.
A tal proposito, con la pubblicazione del comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 54 il Governo ha deciso di apportare delle modifiche in materia economica, fiscale, lavorativa e non solo, con l’obiettivo principale di contrastare l’inflazione e di fornite un sostegno ai cittadini soprattutto per via dell’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, causato principalmente dallo scoppio della guerra tra la Russia e l’Ucraina e dall’accensione del conflitto tra Israele e Palestina.
Nello specifico, ecco qui di seguito quali sono le norme fiscali che sono state approvate da parte del Consiglio dei Ministri:
All’interno di questo breve articolo, nello specifico, andremo ad approfondire insieme la tematica relativa all’Ape Sociale e a tutte le modifiche che sono state introdotte in tal senso dalla riforma delle pensioni prevista per il 2024.
Come abbiamo già accennato durante il corso del precedente paragrafo, il Consiglio dei Ministri ha comunicato l'approvazione della riforma delle pensioni per quanto riguarda l'anno 2024.
All'interno di queste nuove disposizioni, che sono state previste da parte del Governo sui trattamenti pensionistici, sono state apportate delle modifiche anche alla disciplina relativa all'APE Sociale.
Ecco, nello specifico, che cosa è stato annunciato all'interno del comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 54, pubblicato nella giornata di lunedì sul sito web ufficiale del Governo:
Il trattamento pensionistico anticipato dell'APE Sociale può essere riconosciuto a quei lavoratori che sono iscritti presso l'AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria), presso le gestioni speciali dei lavoratori autonomi oppure presso la Gestione Separata INPS, nel caso in cui questi ultimi siano in possesso dei seguenti requisiti:
LEGGI ANCHE Come cambiano le aliquote IRPEF? Ecco le novità introdotte dalla riforma
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *