Le allerte meteo della protezione civile sono dei sistemi di avviso alla popolazione per informare circa un rischio di eventi meteorologici particolarmente intensi o fenomeni idrogeologici. I livelli di criticità sono differenziati per colore e riguardano specifiche zone o aree regionali nelle si prevede che avvenga il fenomeno.
Hanno durata variabile ma di solito si riferiscono alle successive 24 o 48 ore a partire dal momento in cui l'allerta viene diramata. Lo scopo è quello di avvertire i cittadini per favorire l'adozione di precauzioni e prevenire danni a cose o persone. Vediamo come funzionano e il significato dei vari colori in base ai possibili effetti previsti.
Le allerte meteo sono avvisi di pubblica sicurezza diramati a livello nazionale, ma riguardanti specifiche zone, regioni, o areee metropolitane, nelle quali si prevede che avvengano fenomeni naturali e meteorologici particolarmente intensi. Come: abbondanti piogge che possono provocare alluvioni, temporali, vento forte, mareggiate, nevicate particolarmente intense. O eventi idrogeologici rischiosi, per esempio: frane, caduta massi, innalzamento dei corsi d'acqua che possono avere conseguenze sul naturale smaltimento delle acque piovane causando inondazioni a livello localizzato nelle zone depresse.
Per evitare danni connessi a questi eventi, sia a cose ed edifici, che a persone, viene quindi avvertita la popolazione in modo che si possano adottare particolari precauzioni. Ci sono diversi livelli di allerta e sono divisi per criticità legate agli effetti e ai fenomeni previsti. Sono classificate per colore e riguardano sia il rischio meteorologico che quello idrogeologico.
L'allerta meteo può essere diramata ufficialmente ed esclusivamente dalla Protezione Civile. Saranno infatti gli esperti meteorologi, scienziati, fisici e geologi, autorizzati dal Ministero a pubblicare periodicamente i bollettini relativi alle criticità in base alle previsioni meteo e ai possibili rischi relativi a possibili fenomeni intensi.
L'avviso quindi è di tipo istituzionale e fornisce importanti indicazioni ai cittadini per prevenire rischi e danni. Quando sono previsti eventi particolarmente pericolosi infatti, vengono attivate anche altre procedure di precauzione, come ad esempio la predisposizione di aree di accoglienza e soccorso, chiusura delle scuole, ma anche piani specifici di evacuazione.
La scala di allerta meteo prevede, non solo in Italia ma in tutto il mondo, la divisione cromatica. Cioè sono divise le fasce di criticità per colore specifico che riguarda il livello di rischio per fenomeni meteorologici e possibili effetti dannosi. Queste sono quattro e nello specifico:
In base alle previsioni meteo e ai relativi colori delle allerte le criticità possono quindi essere definite con scenari diversi a seconda dell'evento. Potrebbero riguardare specifiche zone regionali e avvertire circa il livello di rischio. Se verde significa rischio assente. Allerta gialla è a criticità ordinaria ma potrebbero esserci effetti derivati da eventi persistenti.
Quando l'allerta è arancione il livello è moderato e riguarda soprattutto la possibilità di scenari instabili, invitando la popolazione ad adottare precauzioni. Il livello di criticità rosso, o allerta rossa significa elevato rischio di conseguenze dovute a fenomeni molto intensi, e grave pericolo. Va prestata la massima attenzione perchè si potrebbero verificare danni e anche vittime.