In una recente escalation di tensioni tra il governo italiano e il sistema giudiziario, il Vicepremier Matteo Salvini si è scagliato contro la magistrata di Catania, Iolanda Apostolico, in seguito alla sua decisione di annullare il trattenimento di quattro migranti nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) di Pozzallo, sconfessando il decreto Cutro: questa controversia ha sollevato preoccupazioni in merito all'indipendenza della magistratura e all'ingerenza politica nelle questioni giudiziarie, preccupando l'Associazione Nazionale Magistrati (Anm).
L'Associazione Nazionale Magistrati (Anm) ha reagito prontamente, denunciando le reazioni scomposte del governo e accusando gli esponenti politici di cercare di intimorire i giudici che potrebbero assumere decisioni non gradite o non allineate con una certa linea politica. L'Anm ha affermato che il governo sta mettendo in discussione la terzietà dei giudici e ha espresso preoccupazione per l'invadenza nella vita privata dei magistrati.
La scintilla di questa polemica è stata una pubblicazione sui social media di Salvini, in cui il vicepremier ha condiviso un video in cui appare la giudice Apostolico, durante una manifestazione del 25 agosto 2018 a Catania. Nel post, Salvini ha fatto riferimento ai manifestanti che urlavano slogan offensivi contro la polizia e ha insinuato un presunto coinvolgimento della magistrata in quegli eventi. La reazione di Salvini è stata motivata dal fatto che Apostolico aveva precedentemente annullato la detenzione di migranti in un Cpr, contrastando così il decreto Cutro e le politiche del governo sull'immigrazione.
Questa controversia ha sollevato un dibattito pubblico su dove tracciare il confine tra l'attività giudiziaria e l'impegno politico dei magistrati. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha condannato il coinvolgimento dei magistrati in manifestazioni politiche, sostenendo che ciò danneggi la credibilità dell'intera magistratura. Tuttavia, alcuni sostengono che giudici e magistrati abbiano il diritto di esprimere le proprie opinioni e partecipare a manifestazioni, a condizione che ciò non influenzi le loro decisioni giudiziarie.
La Presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia, ha dichiarato che l'associazione valuterà insieme alla magistrata Apostolico come procedere in risposta a questa controversia. Ha anche espresso preoccupazione per il crescente screening della vita privata dei giudici, sottolineando che ciò non dovrebbe essere un criterio per valutare l'indipendenza giudiziaria, ma piuttosto le decisioni giudiziarie in sé.