La flotta militare russa sta gradualmente lasciando la Crimea, perché non è più in grado di operare nel frangente occidentale del Mar Nero: a rivelarlo è Volodymyr Zelensky, citato dai media ucraini.
Secondo il presidente ucraino, per i "terroristi russi" non c'è più "una base sicura né una via logistica completamente affidabile in Crimea" e nelle parti occupate delle coste del Mar Nero.
Anche se la Russia mantiene ancora il controllo dell'area, secondo il leader di Kiev i sentimenti filo-ucraini in Crimea stanno diventando "sempre più aperti".
Nel frattempo, il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko ha riferito della morte di due bambini ucraini nella Striscia di Gaza. Il funzionario ne ha parlato a Rbc Ucraina. I due piccoli, "nati nel 2014 e nel 2017", sono stati identificati tra le vittime di un attacco missilistico nella Striscia. La loro madre, ucraina e originaria di Kharkiv, è sopravvissuta.
Un'altra morte improvvisa in Russia. Questa volta si tratta del capo del consiglio di amministrazione di Lukoil, la più grande compagnia petrolifera russa e una delle maggiori al mondo. Il suo nome era Vladimir Nekrasov e aveva 66 anni.
Lo ha comunicato la stessa compagnia russa, citata dalla Tass. Secondo la conclusione preliminare dei medici, si legge nella nota, "la morte è avvenuta a causa di un'insufficienza cardiaca acuta". Classe 1957, l'uomo d'affari lavorava nell'industria del petrolio e del gas da una cinquantina d'anni.