L’Antitrust porta l’attenzione sul caso Intesa Sanpaolo, in particolare in relazione alla prassi recente dello spostamento di un elevato numero di clienti presso un altro istituto bancario, Isybank, senza una adeguata comunicazione in merito. I fari si sono accesi dopo circa 2mila segnalazioni. La comunicazione del passaggio sarebbe stata notificata solo tramite app (un messaggio nella sezione avvisi), senza che vi fosse una particolare aggiunta data l’importanza del contenuto. Inoltre, gran parte di queste è arrivata durante il periodo estivo nel silenzio dell’istituto bancario. Quando gran parte dei consumatori se ne sono accorti, notando la notifica interna all’app, il termine per richiedere delucidazioni era già terminato.
È su queste basi che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato accertamenti riguardo al passaggio di migliaia di correntisti tra Intesa e Isybank. Sotto osservazione, in particolare, risulta essere il modo in cui questo è stato comunicato. Solo in alcuni casi già realizzato, gran parte dei trasferimenti sono in programma per i primi mesi del 2024.
I profili dei correntisti che sono stati designati per lo spostamento rispondono ad alcune caratteristiche. Sono considerati prevalentemente digitali, vale a dire che non hanno mai dovuto utilizzare i servizi in una delle filiali di Intesa Sanpaolo. Oppure questi clienti vi sono recati in sede per un numero di volte estremamente limitato. La totalità delle operazioni è svolta da casa, tramite home banking.
Di fatto lo spostamento resta all’interno dello stesso gruppo bancario, Isybank è sostanzialmente l’istituto completamente digitale sotto Intesa. È però necessario specificare che alcune funzionalità non sono permesse da quell’app, ad esempio la creazione di carte virtuali. Inoltre, l’assenza totale di un qualsiasi punto fisico presso cui recarsi in caso di problematicità può rappresentare un ostacolo non da poco riguardo l’effettiva soluzione.
Un altro aspetto che viene criticato riguarda la difficoltà degli utenti di esprimere dissenso rispetto al passaggio verso un altro istituto di credito. Senza contare che, citando il comunicato dell’Antitrust (già attiva su più fronti) il passaggio comporterebbe importanti modifiche delle condizioni contrattuali in essere con Intesa Sanpaolo e delle modalità di fruizione del servizio.