Trump è stato capace di prendersi la scena ancora una volta, il tycoon newyorkese nel corso del processo per frode fiscale ha intavolato una discussione con alcune parti dell'accusa presenti in aula. Il dibattito, decisamente sopra le righe, è stato interrotto dal giudice che ha redarguito l'ex presidente Usa sui modi.
Alza i toni come sempre Donald Trump, questa volta lo fa al processo per frode finanziaria dove litiga con il giudice e con il rappresentante dell'accusa Wallace. Nel processo affrontato oggi il tycoon è imputato assieme ai figli Ivanka, Eric e Donald Jr., e alla sua compagnia, la Trump Organization, di aver gonfiato il valore degli asset così da avere accesso a prestiti bancari per centinaia di milioni di dollari.
L'ex presidente ha dichiarato che le banche non hanno prestato molta attenzione ai documenti sul valore degli asset. Wallace ha chiesto come lo sapesse, e Trump con il suo modo di fare ha risposto di saperlo perché lavora con le banche da oltre cinquant'anni. Non è piaciuta l'arroganza del tycoon che però ha continuato a dibattere con Wallace definendo il processo 'pazzesco'.
"Per favore risponda solo alle domande, non faccia comizi" ha detto giudice del tribunale di New York Arthur Engoron, visibilmente seccato dal tentativo di Trump di trasformare la propria testimonianza in un comizio. Il tycoon pur moderandosi ha continuato a negare ogni responsabilità per la valutazione degli asset asserendo al fatto che il tutto va oltre la prescrizione:
Ancora una volta Engoron ha chiesto al tycoon di limitarsi a rispondere alle domande. Negli scorsi giorni Trump aveva ringraziato i suoi sostenitori che gli sono sempre stati vicini anche durante i suoi svariati processi. Il tycoon si prepara a candidarsi per la presidenza degli Usa e probabilmente affronterà Joe Biden: ecco cosa dicono i primi sondaggi.