In Veneto, il maltempo ha provocato danni per "circa 100 milioni di euro": parola del governatore Luca Zaia. Il presidente della regione messa in ginocchio dalle alluvioni ha svelato la sua fotografia della situazione con i giornalisti al termine della riunione di giunta a Venezia.
Zaia ha sottolineato che la regione viene fuori "con le ossa parzialmente rotte" dagli eventi degli ultimi giorni, legati alla furia della tempesta Ciaran. Grossi danni sono stati rilevati sulle coste venete, in particolare a Bibione. Sulla spiaggia della frazione del comune di San Michele al Tagliamento, ha spiegato il governatore, "i 7 chilometri di litorale hanno avuto un'erosione per 40 centimetri".
Il Veneto, ribadisce Zaia, "ha ancora bisogno di opere di salvaguardia".
Sul fronte delle opere strategiche per la messa in sicurezza del fiume, il presidente regionale lascia carta bianca ai tecnici. Ciononostante, la giunta sta "andando avanti con le pianificazioni". Ampia priorità a "questo grande fiume", che nei giorni scorsi "da piccolo rigagnolo si è ingrossato in sole 24-48 ore", ha concluso Zaia.
Il maltempo, intanto, non sembra voler allentare la sua morsa in Veneto, dove la Protezione Civile ha emanato un'allerta arancione. Bollino giallo in diverse regioni del centro-nord, come Emilia-Romagna, Lombardia, Abruzzo, Lazio, Molise e Umbria, ma anche in Campania.
Per quanto riguarda la Liguria, tra oggi e domani verrà dichiarato lo stato emergenza regionale. Sono in arrivo i primi 100 milioni a sostegno delle aziende alluvionate in Toscana.