Le opposizioni, solitamente divise, pare abbiano trovato nell'accordo siglato da Italia e Albania sui migranti un punto d'incontro, come confermano le dichiarazioni del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Il leader Cinquestelle attacca il patto, definito "l'ennesimo spot" a spese degli italiani.
Forse non è il caso di farglielo sapere, ma su una cosa Matteo Renzi e Giuseppe Conte si sono finalmente trovati concordi: entrambi hanno definito l'accordo tra Italia e Albania "uno spot" del governo Meloni.
Ancora non sappiamo se il patto firmato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal premier albanese Edi Rama sortirà qualche effetto e di quale tipo sul fenomeno migratorio. Quel che è certo, è che le opposizioni raramente sono state così compatte nel condannare un provvedimento dell'esecutivo.
Da un lato, Elly Schlein del Partito Democratico che critica l'accordo, non passato per il Parlamento e considerato in violazione del diritto internazionale e dell’articolo 10 della Costituzione. Dall'altro, Matteo Renzi (Italia Viva) che denuncia il fallimento delle politiche del governo sul fronte migratorio, e il tentativo di mascherarlo con questa "operazione mediatica".
A loro si aggiunge, ora, il presidente dei Cinquestelle che, come il leader di Italia Viva, sottolinea gli insuccessi del governo sulla questione migranti, certificati dall'operazione con l'Albania.
Un accordo che, secondo Conte, graverà esclusivamente sulle spalle dei contribuenti italiani, senza andare a risolvere il problema migranti.
Il presidente M5S conferma ai cronisti, tra cui l'inviato di Tag24 Michele Lilla, che il Movimento sarà al fianco del PD nella manifestazione indetta per sabato 11 novembre. Tra i temi che saranno al centro del raduno, spiccano le questioni economiche, su cui Cinquestelle e Dem cercano da tempo una 'quadra' su cui mettere le basi per future alleanze.
Sintonia già trovata nella critica alla manovra finanziaria del governo, contro la quale Conte non usa mezzi termini, definendola "misera" e priva di "coraggio e visione".
Conte sottolinea come proprio il Movimento 5 Stelle stia dando ascolto a tutte quelle categorie a suo dire ignorate dall'esecutivo - lavoratori, imprese, associazioni - e torna a battere i pugni sul tavolo per le battaglie al centro dell'agenda pentastellata: salario minimo e sanità.
Il tema della sanità ritorna anche quando Conte risponde anche a chi gli chiede con quale stato d'animo affronti l'idea di una commissione d'inchiesta sulla pandemia di Covid-19.
Il leader Cinquestelle si mostra, dunque, favorevole a un'inchiesta, anche per accertare le responsabilità di chi abbia effettivamente messo in atto comportamenti che hanno arrecato danno al Paese e ai cittadini italiani.