Sergio Mattarella si trova a Tashkent, in Uzbekistan, per un incontro con l'omologo Shavkat Mirziyoyev: un'occasione per discutere anche dei temi più delicati della politica internazionale, come il conflitto in Ucraina e le azioni di Hamas in Medio Oriente.
Su quest'ultimo punto, il presidente della Repubblica esprime chiare parole di condanna nei confronti dell'organizzazione fondamentalista: le sue azioni corrispondono ad "un insulto all'umanità".
Il Capo dello Stato si dice "convinto che l'unica soluzione che porti alla stabilità e alla pace sia quella di due popoli e due Stati". "Grande preoccupazione", da parte di Mattarella, per la complessa situazione umanitaria della popolazione, ma anche "per il mancato rispetto dei diritti umani e in particolare della condizione delle donne".
Durante la seconda tappa della sua lunga visita in Asia, nella mattinata di oggi, venerdì 10 novembre, Mattarella ha deposto una corona di fiori al Monumento dell'Indipendenza. Poi il vertice al Palazzo Presidenziale Kuksaroy con il Presidente della Repubblica dell'Uzbekistan.
Una chiosa anche sulla situazione in Ucraina, introdotta dal Capo dello Stato con una battuta carica di amarezza.
Quello della guerra è considerato un "grave errore della Russia, che riporta indietro il tempo".
Atterrato ieri, giovedì 9 novembre, nella capitale uzbeka, Mattarella avrà oggi una serie di colloqui politici a Tashkent. Prevista la firma di una serie di intese bilaterali tra i due Paesi.
Un'opportunità per cementificare ancor di più i rapporti, dopo la visita del presidente Mirziyoyev lo scorso giugno a Roma. Quel momento si era rivelato propizio per siglare una dichiarazione sul partenariato strategico tra i due Stati.
Archiviati gli impegni di natura politica, nel pomeriggio il Capo dello Stato visiterà la sede del Politecnico di Torino ubicata nella capitale uzbeka. Qui Mattarella parteciperà a un seminario di lavoro. In serata è previsto il trasferimento a Samarcanda, per continuare il tour del Paese.
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