Si tiene oggi, mercoledì 15 novembre, a Roma l'assemblea nazionale di Federmanager, che vede come ospiti alcuni esponenti di governo, tra cui Giorgia Meloni: un'opportunità, per la premier, di difendere capisaldi come la competenza e il merito, "due valori aggiunti per la nostra nazione".
Nel suo videomessaggio inviato all'assemblea, la presidente del Consiglio ci tiene a ribadire quello che "sembra un'ovvietà" ma che "non è sempre stato così finora".
Il riferimento della premier è ad uno slogan del Movimento 5 Stelle, risalente ai tempi delle prime elezioni politiche. Allora al vertice c'erano ancora Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Il partito pentastellato, nel 2014, scriveva così sui propri canali social.
Lo Stato, sottolinea Meloni, "deve garantire a tutti le stesse possibilità", ma "nel punto di partenza". Sta poi "al singolo dimostrare quanto valga", cioè ad "ognuno di noi decidere quale sia il nostro punto di arrivo". La premier definisce tale concetto la "rivoluzione del merito", "un cambiamento del quale abbiamo gettato le basi in questo primo anno di governo".
Sarà la nostra bussola a partire dalla scuola, dall'investimento nelle competenze. Perché il capitale umano è in fin dei conti il patrimonio più prezioso del quale disponiamo, è quello che ci permette di essere competitivi a livello internazionale, che fa del Made in Italy un'eccellenza tutta italiana.
L'impegno dell'esecutivo in tale ottica è quello di affrontare nello specifico il "problema del disallineamento delle competenze", ma anche "di investire nelle politiche attive del lavoro" e in una "formazione che sia al passo coi tempi e adeguata alle esigenze del mercato del lavoro".
La leader di Fratelli d'Italia chiude il proprio intervento rivolgendosi direttamente ai manager presenti. In un cammino "ancora lungo" che il governo ha davanti, "sono tanti i provvedimenti concreti che saremo chiamati ad affrontare". Ma la certezza dell'esecutivo è quella "che potremo sempre contare su di voi che sapete cosa è il merito".