Ritrovata morta Giulia Cecchettin. È suo il corpo senza vita rinvenuto questa mattina poco prima di mezzogiorno da una squadra dei Vigili del Fuoco nei pressi del lago di Barcis, in Valcellina, a circa 400 metri di altitudine in provincia di Pordenone.
Il corpo sarebbe infatti stato individuato dai Vigili del Fuoco all’interno di un canalone tra la zona del lago e Piancavallo.
In queste ore infatti le ricerche e le perlustrazioni si erano concentrate proprio su questa zona. Lungo il tragitto percorso dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, con il quale era stata vista per l’ultima volta nella giornata di Sabato 11 Novembre.
Le ricerche erano ricominciate questa mattina poco prima delle 7 e coprivano l’intera area tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Gli uomini dei Vigili del Fuoco hanno perlustrato da Dolo al fiume Brenta fino al lago di Barcis dove purtroppo la vicenda si è conclusa con il più tragico epilogo.
Nelle difficili operazioni di ricerca e di recupero sono state coinvolte anche circa 70 persone volontarie della Protezione civile.
Insieme a loro anche le squadre dei Carabinieri e dei Vigili del fuoco aiutati da un elicottero e dai pompieri di stanza all’aeroporto "Marco Polo" di Venezia.
Per ritrovare Giulia sono stati usati anche droni e tutte le tecnologie a loro disposizione.
Come riferisce il Corriere del Veneto, i Vigili del Fuoco hanno inoltre collaborato con il personale specializzato nella ricerca di persone scomparse e con varie squadre speleo-alpino-fluviali.
Senza dimenticare il prezioso lavoro dei sommozzatori è infatti solo grazie alla cooperazione di tutti che si è potuto ritrovare il corpo della giovane.
Le ricerche si erano concentrate in particolare sulla zona del lago. Presa in forte considerazione proprio perché in prossimità della strada percorsa dalla vettura di Filippo nella sera della scomparsa.
La scelta dell'area di fatto si basava non su elementi concreti ma bensì sulla traccia dell'aggressione subita da Giulia. Il tutto avvenuto nella zona industriale di Fossò e registrato dalle telecamere di un'azienda.
L'aggressione mostrata nel filmato, ha infatti innescato una serie di accertamenti da parte delle Forze dell'ordine. Ciò ha portato alla decisione di focalizzare le ricerche proprio nella zona del Lago di Barcis.
Concluse poi con la diffusione della notizia del ritrovamento del cadavere di una donna alla quale è seguita la conferma dell'identità di Giulia Cecchettin.
Sui profili Instagram la sorella e il fratello di Giulia Cecchettin hanno pubblicato due post in memoria della ragazza.
"Rest in power, i love you", scrive Elena Cecchettin, condividendo anche una foto dove le due sorridono insieme.
Secondo quanto appreso da LaPresse e dalle prime informazioni trapelate, sembrerebbe che il corpo senza vita della 22enne al momento del recupero presentasse ancora gli stessi abiti che indossava al momento della scomparsa.
A breve sia la procura che i carabinieri riceveranno poi i risultati degli esami sulle macchie di sangue ritrovate sul marciapiede della zona industriale di Fossò in provincia di Venezia. Zona dove sono stati visti passare per l'ultima volta.
Sul corpo rinvenuto questa mattina infine, verranno effettuati alcuni prelievi di tessuto e di sangue. Utili ad estrarre il profilo genetico e confrontarlo con quello dei familiari di Giulia.
Subito dopo il recupero del cadavere è arrivata anche la notizia del ritrovamento dell'auto di Filippo Turetta parcheggiata poco distante dal lago di Barcis, in un'area adibita alla sosta dei camper.
Inoltre è stato anche confermato il passaggio del giovane in Austria nella giornata di Mercoledì scorso. Tutto sempre a bordo della sua Fiat Grande punto di colore nero.
Il 22enne è ora ancora ricercato e risulta iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di tentato omicidio.