Ancora nei guai il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida: stavolta c'entrano un treno in ritardo e un'auto blu. A denunciare i fatti oggetto della discordia è Il Fatto Quotidiano.
Ieri, martedì 21 novembre, il deputato di Fratelli d'Italia si è recato a Caivano per inaugurare il nuovo Parco urbano. Per giungere a destinazione i membri della delegazione del governo, compreso Lollobrigida, sono saliti a bordo di un Frecciarossa partito da Torino e diretto a Salerno.
La fermata per il ministro era quella di Napoli Afragola, ma il convoglio aveva sviluppato un ritardo di ben 111 minuti. In questo modo, Lollobrigida avrebbe quasi certamente tardato al suo appuntamento. E così, ha dovuto fare ricorso ad un asso nella manica.
Il Frecciarossa è stato costretto ad una "fermata straordinaria" a Ciampino per far scendere Lollobrigida, che si è allontanato a bordo di un'auto blu. Con lui un altro paio di membri del suo staff: scortati dalle forze dell'ordine fuori dalla stazione, sono partiti in tutta fretta alla volta di Caivano.
L'agenda del ministro per la giornata di ieri sarebbe stata particolarmente ricca di appuntamenti. Dopo la toccata e fuga nel comune del Napoletano, teatro dello stupro ai danni delle due cuginette, il cognato di Giorgia Meloni sarebbe dovuto tornare a Roma per impegni televisivi. Da qui la decisione dell'interruzione straordinaria della corsa, che ha destato molte polemiche.
Lollobrigida non è nuovo a circostanze prese di mira dalle opposizioni: già in estate le sue dichiarazioni sui "poveri che mangiano meglio dei ricchi" in Italia non erano andate giù a molti.
Dal canto suo, Trenitalia ha chiarito al quotidiano diretto da Marco Travaglio che nel regolamento delle Ferrovie questa possibilità sia prevista. Senza contare che non lo stop al treno non avrebbe prodotto alcun disagio aggiuntivo ai passeggeri.
Il deputato FdI Marco Cerreto ha subito difeso Lollobrigida da uno "sciacallaggio mediatico" che "ha superato i limiti dell'informazione".
Anche il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Tommaso Foti minimizza la vicenda: la "colpa" di Lollobrigida sarebbe quella di "essere sceso, a causa di un grave ritardo, dal treno Frecciarossa e senza recare alcun disagio ai passeggeri". Un gesto tutt'altro che futile, incentrato piuttosto sulla necessità di "presenziare a un evento importante come l'inaugurazione del parco urbano a Caivano".
Ma le opposizioni non ci stanno e promettono battaglia, a cominciare dal leader di Italia Viva Matteo Renzi.
Il deputato dem Andrea Casu considera l'accaduto "un atto di arroganza ingiustificabile" ed uno "schiaffo in faccia a tutti i cittadini e le cittadine che erano sul suo stesso treno".
L'esponente Pd ne approfitta per porre l'accento sui "disservizi causati dalla mancanza di finanziamenti nei trasporti da parte del governo Meloni" di cui Lollobrigida "fa parte".
Altrettanto indignato l'eurodeputato pentastellato Mario Furore.