In concomitanza con la videoconferenza dei leader del G20, Giorgia Meloni si trova a Berlino per un vertice con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
La premier si è recata in Germania per firmare il Piano d'azione italo-tedesco in materia di cooperazione strategica. Tra i temi caldi delle discussioni odierne il dossier migranti e la nuova governance Ue.
Insieme a Meloni una nutrita delegazione italiana tra i quali spiccano il ministro degli Esteri Antonio Tajani, quello dell'Interno Matteo Piantedosi, quello della Difesa Guido Crosetto e quello dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
La leader di Fratelli d'Italia si è collegata al summit organizzato dall'India dalla capitale tedesca, al fianco di Scholz. All'incontro era presente in collegamento anche Vladimir Putin. Un'occasione, spiegano da Palazzo Chigi, per "condannare" le azioni di Mosca, le loro conseguenze globali e i danni che hanno provocato alle nazioni più povere.
Meloni ha sottolineato che è compito della Russia riportare "facilmente" la pace in Ucraina. Mosca potrebbe farlo "ritirandosi dai territori illegalmente occupati" e ripristinando la "sovranità" e la "piena integrità" territoriale di Kiev.
La posizione italiana sul conflitto in Medio Oriente è di "ferma condanna" nei confronti di Hamas per l'"ignobile e sanguinario" assalto terroristico contro Israele. In prospettiva, secondo la presidente del Consiglio, la soluzione del conflitto non potrà che passare attraverso la creazione di due Stati.
Meloni ha infine ribadito la volontà dell'Italia di "diventare un ponte tra Europa e Africa, per promuovere partenariati reciprocamente vantaggiosi". Sotto la lente d'ingrandimento, in particolare, "la sicurezza energetica delle nazioni africane e mediterranee" e "le esportazioni di energia verde verso il resto del Vecchio Continente".
Palazzo Chigi ha poi ribadito "l'importanza data dal governo italiano ai rapporti con la Germania". Non a caso, quello odierno è il primo vertice intergovernativo al quale prende parte il governo Meloni. L'ultimo incontro analogo tra i due governi risale al 2016, quando Angela Merkel si recò a Maranello per incontrare l'allora premier Matteo Renzi.
Il Piano d'azione siglato da Meloni e Scholz, già anticipato in occasione della visita di quest'ultimo a Roma in estate, servirà a rafforzare la cooperazione bilaterale e in ambito europeo. Un'intesa articolata in cinque punti: economia, innovazione e coesione sociale; clima, energia e ambiente; politica estera e di difesa; agenda europea e migrazione; contatti tra le società civili e cultura.