Il bonus montascale rientra tra le agevolazioni destinate a coloro che effettuano interventi per eliminare le barriere architettoniche. L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che il beneficio fiscale può essere richiesto per gli interventi effettuati nel 2024 e fino al 31 dicembre 2025. Vediamo insieme come funziona il bonus montascale.
L'acquisto di un montascale o servoscala rappresenta uno strumento essenziale per coloro che vivono con mobilità ridotta. Il montascale rientra pienamente tra gli strumenti o meccanismi necessari per migliorare la qualità di vita delle persone disabili. Pertanto, è possibile ottenere detrazioni fiscali, come previsto dalla legge, per l'acquisto, l'installazione e il montaggio del montascale.
Nello specifico, per i lavori eseguiti nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2025, su immobili già esistenti, è possibile richiedere una detrazione IRPEF, suddividibile in almeno 5 quote annuali del medesimo importo.
Il bonus montascale corrisponde al 75% delle spese sostenute su un importo che oscilla, da 30mila a 50mila euro, in base alla tipologia degli interventi e a seconda dell’edificio.
Per i condomini, è necessario che le delibere vengano approvate dalla maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti 1/3 del valore millesimale dell’edificio oggetto di interventi.
Inoltre, è importante considerare che a questa agevolazione, è possibile agganciare la detrazione IRPEF per gli interventi di ristrutturazione edilizia e il la detrazione del Superbonus 110% sugli interventi trainanti, se rientrano nelle disposizioni normative.
I contribuenti con persone disabili fiscalmente a carico possono beneficiare dell'agevolazione fiscale. Tale beneficio può essere richiesto dai condomini nei quali risiedono le categorie di beneficiari.
Inoltre, i centri o istituti residenziali possono richiedere l'agevolazione per i propri immobili destinati all'assistenza di persone con disabilità.
Il bonus montascale è una misura attiva anche per il 2024 e rappresenta un beneficio correlato al bonus per l'eliminazione delle barriere architettoniche.
Di conseguenza, i contribuenti possono ottenere una detrazione del 75% sulle spese sostenute per l'eliminazione di ostacoli alla mobilità."
In breve, per le opere destinate alla ristrutturazione edilizia sugli immobili, è possibile ottenere una detrazione del 50%, con un tetto di spesa massimo di 96.000 euro, a condizione che la spesa sia realizzata entro il 31 dicembre 2024.
Successivamente, la detrazione scende al 36%, con un tetto di spesa massimo di 48.000 euro, per gli interventi effettuati a partire dal 1° gennaio 2025.
Gli interventi inclusi nell'agevolazione riguardano:
È importante evidenziare che non è possibile ottenere contemporaneamente la detrazione del 50% (o 36%) prevista per le spese di ristrutturazione edilizia e quella del 19% dedicata alle spese sanitarie relative ai mezzi necessari al sollevamento della persona con disabilità.
Conformemente alla normativa, la detrazione è concessa solo per gli interventi sugli immobili volti a favorire la mobilità interna ed esterna della persona con disabilità.
La detrazione non si applica all'acquisto di strumenti o beni mobili, anche se migliorano la qualità di vita della persona con disabilità.
Di conseguenza, tali acquisti rientrano nelle agevolazioni previste dalla legge 104, che si applica invece all'acquisto di computer, telefoni e altri dispositivi.
Per tali acquisti, è già possibile ottenere una detrazione IRPEF pari al 19%, destinata alla categoria dei sussidi tecnici e informatici.
Nell'elenco degli interventi detraibili rientrano:
Per ulteriori dettagli sulla corretta fruizione delle detrazioni a cui si ha diritto, si consiglia di consultare la guida Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali, disponibile sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate, nella sezione "L'Agenzia informa".