Nelle ultime dichiarazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, emerge la decisione e la determinazione del governo nel proporre modifiche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), ottenendo un risultato fondamentale per il futuro dell'Italia: con un aumento di "21 miliardi di euro", Meloni evidenzia l'attenzione alle imprese, reti, infrastrutture, salute, lavoro ed emergenze idrogeologiche.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sottolinea l'importanza di tradurre le intenzioni in opere concrete. In un'intervista al Corriere della Sera, esprime la sua preoccupazione riguardo alla capacità del tessuto burocratico, industriale e privato nel realizzare efficacemente i piani. Crosetto evidenzia l'importanza delle aziende, soprattutto le più grandi del settore, nel possedere le "capacità tecniche, organizzative e finanziarie" necessarie per completare le opere nei tempi previsti.
Il segretario di Azione, Carlo Calenda, interviene sui social sottolineando il merito del governo di Meloni nella revisione del Pnrr. Calenda spinge affinché si passi rapidamente a finanziare "Impresa 5.0", includendo incentivi come il credito di imposta sulla formazione, il fondo centrale di garanzia e i contratti di sviluppo. Propone inoltre sconti sull'elettricità, seguendo il modello di Francia e Germania, che potrebbero essere implementati attraverso la legge di bilancio.
Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione, si unisce alle richieste di Calenda, dichiarando che è fondamentale finanziare "Impresa 5.0". Sottolinea l'importanza di sostenere investimenti che uniscano sostenibilità e digitalizzazione, chiedendo che diventi una priorità per il governo.