In una giornata storica per il tennis italiana, si aggiunge anche la vittoria di Fabio Fognini trionfa al challenger di Valencia
Per il tennis italiano, sono dei momenti a dir poco storici quelli che stiamo vivendo in queste ore. L’Italia ha vinto poche ore fa la finale di Coppa Davis. La squadra azzurra capitanata da Filippo Volandri ha battuto l’Australia di Lleyton Hewitt nella finale di Malaga per 2 - 0. L'Italia interrompe così la tradizione negativa che ci aveva sempre visto perdere con l'Australia nelle tre finali precednete datate 1960, 1961 e 1977. Oggi, a Malaga, presso il Palacio de Deportes José María Martín Carpena, prima il successo in singolo di Matteo Arnaldi contro Alexei Popyrin, poi sempre Jannik Sinner - nel secondo singolare - sconfitto Alex De Minaur per 6-3, 6-0. Una vittoria epica per il tennis azzurro, che si aggiudica il secondo successo in Coppa Davis della sua storia. Una coppa assente dalla bacheca italiana dalla storica edizione del 1976. E sempre nella giornata di oggi, la terra spagnola si è mostrata alquanto generosa con i tennisti italiani. Infatti, mentre a Malaga la nazionale conquistava questo epico traguardo, a Valencia, Fabio Fognini torna a sollevare un trofeo, il challenger di Valencia (118.000 € di montepremi complessivi e più di sedicimila euro per il vincitore).
Nella giornata di ieri, Fognini aveva battuto in quasi un'ora e meza di gioco con il punteggio di 6-4 6-1 il rivale spagnolo Albert Ramos Vinolas. Dopo questa vittoria, per Fognini si è prospettata la sfida di oggi, contro l'altro tennista spagnolo Roberto Bautista Agut, testa di serie numero 1 del torneo nonchè attualmente alla posizione numero 62 del ranking mondiale. Roberto Bautista Agut aveva battuto nell'altra semifinale Denis Yevseyev per 6-3 6-1.
Un traguardo importante per il tennista ligure, attualmente in buona condizione e alla sua seconda finale challenger dopo la recente sconfitta contro Thiago Seyboth Wild a Genova. Per Fognini quella di Valencia è la sesta finale in un torneo challanger. L'ultima vinta era datata 2010, con il successo di Santiago del Cile ai danni di Paul Capdeville. Ma questo score, dopo tanti anni, è stato finalmente aggiornato.
Che Fabio Fognini potesse conquistare un torneo era nell'aria, viste le recenti presentazioni sul campo da tennis. La sopracitata sconfitta nella finale del Challenger di Genova, il bel traguardo raggiunto nel Roland Garros dove si è fermato al terzo turno, e quanto mostrato agli Internazionali d’Italia e la semifinale nell'ATP 250 di Metz. Non era la prima volta che i due tennisti si affrontavano. Prima della finale andata in scena oggi, i precedenti tra Fognini e Roberto Bautista Agut ben unidici. A spuntarla, per 8 vittorie a 3 è proprio il tennista ligure: l’ultima della quali è andata in scena nel 2019 al Roland Garros.
Ora, la vittoria per 3-6, 7-6(8), 7-6(3) ai danni di Roberto Bautista Agut che li consente di alzare il trofeo valenciano. Una vittoria che permette al tennista ligura di compiere un salto importante nel ranking ATP di ben 24 posizioni. Adesso è alla posizione numero 107. L'obbiettivo? Arrivare nei primi cento per avere l'accesso diretto agli Australian Open 2024. E per rimanere in tema di grandi vittorie per il tennis italiano, oltre alle sopracitate in Coppa Davis e Valencia, segnaliamo che sempre nel challenger di Valencia Andrea Pellegrino e Andrea Vavassori hanno vinto il torneo nel doppio, battendo per 6-2 6-4 i rivali, sempre spagnoli, Daniel Rincon e Oriol Roca Batalla.