Si chiama Noemi Schiraldi e ha 31 anni la carabiniera libera dal servizio che ha assicurato alla giustizia l'ultimo protagonista di un fatto di cronaca che riguarda il nostro Paese, l'autore del femminicidio di Salsomaggiore.
La giovane militare ha raccontato la sua atroce testimonianza ai microfoni dell'Adnkronos. Da quattro anni operativa nel comune della provincia di Parma, Schiraldi è stata allarmata dalle urla della 66enne uccisa dal marito a colpi di mazza da cricket.
Uno scenario agghiacciante, alla quale la 31enne ha reagito con una prontezza di riflessi encomiabile. Entrata in casa si è imbattuta nell'omicida, "un uomo che impugnava una mazza di legno". Costui non si è fermato alla vista di una persona sconosciuta e "ha continuato a colpire il volto della donna".
A quel punto, la carabiniera ha deciso di "intervenire per provare a bloccarlo". Si è qualificata e gli ha intimato "di allontanarsi e di lasciare la mazza".
Il colpevole è stato dunque assicurato alla giustizia, ma per la povera vittima non c'è stato nulla da fare. Questo resta un rimpianto per il membro dell'Arma, che però ha fatto il possibile e anche di più.
Oltre all'episodio di Salsomaggiore, altre due tragiche aggressioni si sono consumate in Italia nella giornata odierna. Il primo fatto di sangue è avvenuto in provincia di Caserta, dove un uomo ha aggredito la moglie fratturandole il setto nasale.
A Rozzano, vicino Milano, un 32enne ha accoltellato ripetutamente la moglie davanti al loro bambino di 3 anni. La donna si trova ricoverata in ospedale in gravi condizioni.