In un periodo in cui dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin l'attenzione verso i casi di femminicidio e di violenza contro le donne è molto alta, anche storie prettamente locali assumono un loro significato e valore: denunciare chi dice di amare ed invece vuole esercitare sull'altra persona (quasi sempre una donna) solo una forma di morboso controllo.
E' quanto capitato ad una donna di 47 anni, romena: a fine novembre, dopo l'ennesima violenza subìta dal suo compagno (un uomo di 55 anni), la donna è andata a denunciarlo ai Carabinieri, che hanno rintracciato il compagno violento e poi arrestato. I fatti sono avvenuti a Roma.
Nel quartiere della Borghesiana, a Roma, una donna di 47 anni residente da tempo in Italia e di nazionalità romena conviveva con un connazionale, un uomo di 55 anni. Il loro rapporto aveva assunto, da 20 anni, una piega violenta: calci, pugni e frasi offensive che il 55enne rivolgeva contro la sua fidanzata ogni volta che poteva, a volte anche in pubblico.
Stanca di subire questi maltrattamenti, la donna si è rivolta ai Carabinieri della sezione locale. Il loro intervento è scattato a fine novembre: dopo aver raccolto la denuncia della 47enne, le Forze dell'Ordine si sono recate nella casa che condivideva con il compagno. Qui hanno trovato il 55enne, arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia.
L'uomo ora si trova nel carcere di Regina Coeli, mentre la donna era stata accompagnata all'ospedale di Tor Vergata, dove è stata dimessa con una prognosi di 30 giorni.