La guerra in Ucraina non accenna a diminuire di intensità quando mancano ormai una manciata di mesi al secondo anno di conflitto. Fino a questo momento hanno perso la vita 5 alti funzionari russi e un generale.
La morte di quest'ultimo risale al 28 novembre scorso. La segnalazione è arrivata dal quotidiano vicino al Cremlino Lenta, in seguito è poi stata riportata anche dalle agenzie governative. L'uomo in questione era Zavadsky, vice comandante del 14esimo Corpo d'armata delle forze armate russe. La sua morte sarebbe imputabile all'esplosione di una mina, come confermato in seguito dal media russo indipendente Mediazona.
Non è la prima volta che l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) lancia l'allarme circa la situazione di alcuni siti nucleari. Nello specifico, in questo caso, il livello di allerta è salito al massimo a proposito della centrale nucleare di Khmelnitsky, dove sono state rinvenute cicliche esplosioni per circa 20 minuti consecutivi.
L'allerta rimane alta anche nei pressi del mar Nero, dove il Cremlino continua ad aumentare la propria potenza militare.
In tutto sarebbero presenti due sottomarini e una fregata missilistica, tali da poter lanciare fino a 16 missili da crociera Calibre, progettati per bersagli principalmente terrestri. I missili restano la principale arma di Mosca anche per l'attacco ad altre zone ucraine, tra cui Avdiivka, sotto attacco ormai da settimane.