Diego Dalla Palma al pronto soccorso: come sta e perché si trova in ospedale a Milano? Il celebre make-up artist svela tutto in un post su Instagram.
Diego Dalla Palma al pronto soccorso in ospedale a Milano: come sta davvero il make-up artist?
Diego Dalla Palma è in ospedale a Milano: a rivelare la notizia è lo stesso make-up artist direttamente con un post sul suo profilo ufficiale Instagram. Il celebre truccatore e hair stylist italiano - fondatore della famosissima e fortunatissima linea di cosmesi- si trova attualmente al pronto soccorso dell'ospedale Policlinico di Milano.
Nella foto pubblicata su Instagram si vede il make-up artist sdraiato su una barella, con un'espressione dolorante. Diego Dalla Palma racconta di essere caduto nelle scorse ore con la schiena all'indietro sotto le Colonne di San Lorenzo a Milano.
Il post su Instagram di Diego Dalla Palma in ospedale a Milano
Nel post su Instagram Diego Dalla Palma - molto attivo sui social, aveva fatto parlare di sé con il video "sui labbroni" diventato virale - si mostra sulla barella nel pronto soccorso del Policlinico di Milano. Il noto make-up artist racconta il motivo per cui si trova in ospedale, spiegando tutto nella didascalia della foto.
Sarebbe scivolato sotto le Colonne di San Lorenzo nella capitale lombarda, cadendo di schiena. Nell'attesa in pronto soccorso, il truccatore spiega di aver avuto tempo per riflettere sulla precarietà della vita. Tranquillizza i suoi ammiratori, affermando di stare bene e che avrà bisogno solo di un po' di riposo. Coglie l'occasione di ringraziare anche le infermiere che si sono amorevolmente prese cura di lui.
Ecco le parole e il post su Instagram di Diego Dalla Palma:
Lo vedete, che ho ragione? Avevo scritto, se ricordate, che devo sempre pagare un prezzo a ogni mia gioia. A ogni mia conquista.Nelle scorse ore sono caduto, a schiena indietro, scivolando sul pavè, proprio sotto le Colonne di San Lorenzo, a Milano. Le belle scarpe che vedete, purtroppo, mi hanno fatto da scivolo e … bam, giù a terra.Sono stato portato al Pronto Soccorso del Policlinico della città Lombarda. Lì, con tanti malati e alcuni disperati, in attesa per molte ore, ho capito (ma non avevo nessun dubbio) quanto la vita sia irrisoria, precaria. E quanto il TUTTO, a volte, possa diventare NIENTE!Ricordate: mercoledì scorso sorridente col cappotto rosso; poi riflessivo su ciò che significa il successo (come avvertissi qualcosa di sinistro); e infine sdraiato su una portantina, in ospedale. Sono AMMACCATO, DOLORANTE, un po' SCIOCCATO ma NIENT’ALTRO. A CONTI FATTI, È ANDATA BENE. Dovrò riposare qualche giorno per affrontare una serie di impegni già presi.Rassicuro, intanto, chi ha programmato di essere con me al TEATRO MANZONI, a MILANO: CI SARÒ A OGNI COSTO (MA NON ASSICURO DI POTERLO FARE PER DUE SERATE DI SEGUITO). Comunque, anche se provato, acciaccato e con qualche ematoma fastidioso, CI SARÒ. Male che vada cercherò di stare con voi, se potrete spostare i vostri impegni, nella sola serata del 5.Comunque, si vedrà: per fortuna, non temo il dolore fisico. Tranquillizzo coloro che mi amano e potrebbero preoccuparsi: SORRIDO AL DESTINO!Saluto anche chi NON mi ama, trasmettendogli un pacato pensiero: per la tragedia definitiva abbiate ancora un po' di pazienza. SORRIDETE ANCHE VOI AL DESTINO! Al vostro, intendo.P.S. Desidero ringraziare le due infermiere del Policlinico che, fresche di turno, mi hanno consolato mentre mi immaginavo, con il pianto dentro, immobilizzato per il resto della vita: LUCIA DE SANTIS e VALENTINA QUATEVA.
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