Questa mattina la Guardia di Finanza di Milano ha effettuato diverse perquisizione all'interno del Cpr del capoluogo lombardo. L'acronimo sta per Centro di permanenza e rimpatrio per i migranti. Come suggerisce il nome, è il luogo in cui le persone arrivate illegalmente attendono l'esecuzione dei provvedimenti di espulsione.
Il presidio sanitario all'interno del centro viene definito come assolutamente inadeguato, tanto per personale medico e infermieristico di molto sotto organico quanto per la mancanza cronica di medicinali. Non esiste o è largamente insufficiente il supporto psicologico e psichiatrico, a maggior ragione perché esiste una barriera linguistica ed il personale lì presente non è adeguatamente preparato.
I servizi erogati sono insufficienti non solo dal punto di vista medico. Sono risultati essere in condizioni pessime anche le camere della struttura e soprattutto i bagni, definiti "vergognosi". A questo, si aggiunge il cibo maleodorante e scaduto.
La mancanza di questi servizi viene imputata alla società che gestisce il Cpr in questione, Martinina Srl, con sede nella provincia di Salerno (nello specifico a Pontecagnano Faiano). Nel bando di gara vinto dalla ditta in questione sono specificati i servizi richiesti, dall'assistenza sanitaria alla pulizia dei locali fino al servizio mensa. Ora gli inquirenti hanno aperto un fascicolo d'indagine con l'accusa di presentazione di documentazione falsa.
La senatrice dell'Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi ha criticato duramente la funzione di questi CPR, considerati al pari di vere e proprie carceri, con condizioni di detenzione però al limite della sopravvivenza.