I funerali di Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, si terranno a Padova nella mattina di martedì 5 dicembre. La Procura di Venezia ha autorizzato la famiglia della ragazza ad organizzare le esequie, dopo aver terminato l'autopsia e le analisi del caso.
Il 5 dicembre sarà però una giornata importante anche per un altro motivo: il presidente del Veneto Luca Zaia ha annunciato che martedì sarà un giorno di lutto regionale. Prevista anche la presenza di due maxischermi davanti alla basilica dove si terranno i funerali.
Come anticipato un paio di giorni fa, oggi è arrivata la conferma: i funerali di Giulia Cecchettin si terranno a Padova, nella basilica di Santa Giustina in Prato della Valle, nella mattina di martedì 5 dicembre (alle 11). La Procura di Venezia ha dato oggi la propria autorizzazione, dopo che i medici avevano terminato ieri 1° dicembre l'autopsia della 22enne.
La diocesi e le istituzioni politiche di Padova hanno ultimato i preparativi e prevedono l'affluenza di migliaia di persone. Sono stati anche allestiti due maxischermi davanti alla chiesa, sul Prato della Valle. Una volta terminata la cerimonia nella basilica, il feretro che contiene il corpo di Cecchettin sarà portato nel paese dove è seppellita la madre di Giulia, Saonara.
La sindaca della piccola città, Michela Lazzaro, ha disposto oggi alcune modifiche alla viabilità per permettere il passaggio ordinato del feretro, che dovrebbe arrivare al cimitero locale intorno alle 13. Sempre qui, attorno alle 14, verrà tenuto un altro momento di raccoglimento.
La chiesa di Saonara può contenere al massimo 300 persone e, per evitare assembramenti, la sindaca ha fatto installare fuori la chiesa un maxischermo. Questi piani però possono cambiare non solo a causa di modifiche dell'ultima ora, ma anche per le volontà della famiglia Cecchettin. Come ha affermato il parroco di Saonara, don Francesco Monetti:
In queste ore ci si domanda se esponenti del governo o addirittura il presidente della Repubblica Sergio Mattarella saranno a Padova o a Saonara per seguire i due funerali. Non sono ancora arrivate conferme in tal senso, ma se così fosse il piano di sicurezza nelle due città dovrebbe cambiare ed essere rafforzato.
Ad oggi carabinieri, polizia locale, alpini, Protezione civile e carabinieri in congedo sono stati chiamati per garantire la sicurezza l'ordine nelle due città. I rigidi protocolli di sicurezza che accompagnano gli esponenti del governo andrebbero naturalmente a stravolgere tutto questo sistema.
Nel frattempo, il presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato l'ordinanza che prevede martedì 5 dicembre come giornata di lutto regionale. Un "segnale forte e chiaro" che l'esponente della Lega ha voluto dare alla cittadinanza veneta, chiedendo grande sensibilità e attenzione verso un fenomeno odioso e triste come la violenza di genere:
Martedì, per le esequie di Giulia, chiedo all’intero Veneto un segnale corale, forte e chiaro, contro la violenza di genere. Una giornata che diventi indelebile, che segni il passo perché fatti come questo possano non ripetersi più. Lo dobbiamo a Giulia, nel cui ricordo - e nel ricordo di tutte le donne uccise senza un perché - continueremo a lavorare stretti gli uni agli altri nel combattere la violenza di genere. È una triste pagina che ha portato il Veneto e l’Italia a identificarsi con questo dramma. Serve un segnale forte, anche dal punto di vista simbolico: invito tutte le istituzioni a porre le bandiere a mezz’asta e i cittadini a indossare fiocchi rossi, e ad esporli sulle porte e sulle finestre delle proprie case. Chiedo anche alle attività economiche di osservare, durante le esequie, un momento di pausa nelle attività. L’auspicio è che da questa tragedia nasca un movimento che con voce alta, corale, forte, esprima ogni giorno al mondo un messaggio contro la violenza sulle donne.