Via libera del Senato alla norma che tutela le persone che hanno avuto un tumore e che sono poi guarite. Chi ha concluso le cure da più di dieci anni ora potrà accendere un mutuo, ottenere un prestito, stipulare un'assicurazione o adottare un minore, senza dover rivelare le sue patologie pregresse.
Dopo l'approvazione all'unanimità da parte della Camera lo scorso agosto, la legge ha ricevuto oggi il via definitivo da parte del Senato, sempre votato all'unanimità. L'oblio oncologico diventa così un diritto acquisito e tutelato dalla legge italiana.
Le "Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche" contribuiranno a ridurre parte dei disagi che hanno patito le persone ormai guarite da patologie oncologiche e che spesso si sono trovate a dover subire discriminazioni e invasione della privacy.
Fino ad ora, infatti, capitava che per adottare un bambino, accedere a un mutuo o ottenere un'assicurazione si dovesse dichiarare le malattie pregresse: in caso di tumore, spesso ci si trovava di fronte al rifiuto di istruire la pratica. Adesso, la definitiva guarigione, avvenuta almeno da 10 anni, è la condizione in base alla quale tali discriminazioni dovrebbero essere del tutto abolite.
La legge entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, consentendo così all'Italia di entrare nel novero dei Paesi europei che già hanno adottato norme simili. Si tratta nello specifico di Belgio, Francia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna e Romania.