06 Dec, 2023 - 18:00

Bologna, sgomberi finiti in guerriglia, Mazzetti (Fsp Polizia): "Servire il Paese non significa essere un bersaglio"

Bologna, sgomberi finiti in guerriglia, Mazzetti (Fsp Polizia): "Servire il Paese non significa essere un bersaglio"

Giornata di sgomberi finiti in guerriglia a Bologna, oggi 6 dicembre 2023, da parte della Polizia di Stato. Diversi agenti sono rimasti feriti. Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato: "Servire il Paese non può voler dire solo portare un bersaglio addosso".

Bologna, sgomberi finiti in guerriglia: il sindacato dice basta

Negli sgomberi di oggi, 6 dicembre, a Corticella, Bologna, sono rimasti feriti oltre una decina di agenti della Polizia di Stato. Fra questi anche il dirigente della Digos che ha riportato gravi ferite ed è stato soccorso in ambulanza. Le colluttazioni sono cominciate con il lancio di cassonetti, pietre, calci e pugni contro le autorità. Mazzetti ha così commentato: "Non si parli di proteste o manifestazione del dissenso. Si tratta di violenza pura, lanciare un cassonetto addosso a un poliziotto, colpirlo a calci e pugni, scagliare pietre e qualsiasi altra cosa è un reato. Deve essere chiamato con il suo nome, è un reato grave e come tale va perseguito".

Una quotidianità insostenibile

Questo non è l'unico sgombero effettuato dalle forze di polizia in città. Un secondo è stato effettuato in zona universitaria. Come spiega il Segretario generale:

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È una quotidianità insopportabile e sarebbe ora che ci fosse una risposta adeguata a questa vergogna. Tra i manifestanti, gli attivisti dei centri sociali Cua e Plat, cui poi si sono aggiunti anche diversi studenti dell’Istituto tecnico Aldini Valeriani, che hanno lanciato addosso ai poliziotti cassonetti dell’immondizia, pietre ed ogni altro tipo di oggetto disponibile, ferendo diversi poliziotti, otto del Reparto mobile e alcuni della Digos, fra i quali proprio il dirigente che è stato soccorso in ambulanza e portato in ospedale dove, fra l’altro, gli è stato riscontrato un serio trauma cranico.

Le parole del Segretario nazionale Fsp

Sul punto è intervenuto anche Gianni Pollastri, Segretario nazionale Fsp, il quale si è indignato per ciò che è accaduta a Corticella e in zona universitaria quest'oggi. Secondo Pollastri:

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È l'ennesima ondata di violenza, che oggi ha visto il dato altamente negativo del coinvolgimento di studenti di un Istituto tecnico molti dei quali minorenni, per giustificare abusi e prevaricazioni che sono chiare e indiscutibili violazioni della legalità, e che si vorrebbero nascondere dietro al diritto delle fasce più disagiate della società di ottenere un’abitazione. Ma aggredire i poliziotti che svolgono solo il proprio lavoro è e resta solo un reato gravissimo, e non c’è scusa che possa tenere.
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Ilenia Scollo
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