Sebbene i prestigiosi riconoscimenti siano assegnati generalmente in ottobre, la consegna dei premi Nobel avviene il 10 dicembre di ogni anno. All’incirca due mesi dopo. Ma come mai vi è questo stacco? E perché come data per la cerimonia è stata scelta proprio questa? Ve lo sveliamo subito. Vi anticipiamo che la risposta è da ricercare nella biografia di Alfred Bernhard Nobel, l’ideatore dei premi.
La cerimonia di consegna dei premi Nobel, che si tiene con cadenza annuale proprio il 10 dicembre, è un evento di estrema importanza a livello internazionale. Gli uomini e le donne vengono premiate ufficialmente e viene consegnata loro la celeberrima onorificenza dall’altissimo valore.
Al centro in questa giornata ci sono le persone che, negli anni, si sono distinte in tanti campi dello scibile umano. Sono coloro che con i loro studi, i loro impegni, le loro ricerche, le loro azioni e le loro invenzioni hanno apportato notevoli benefici per l’intera umanità.
Diverse sono le tipologie di Nobel esistenti: per la pace, la letteratura, la fisica, la medicina e molti altri ancora. I premi sono assegnati, come abbiamo già detto all’inizio, ad ottobre, ma la cerimonia di consegna si tiene il 10 dicembre. Come mai? Il motivo è molto semplice.
Il 10 dicembre è l’anniversario della morte del fondatore. Per questa ragione, gli organizzatori del grande evento hanno deciso, ormai tanti anni fa, di tenere la consegna a Stoccolma presso la famosa Sala dei Concerti proprio in tale data.
Tra i vari premi, solo quello per la Pace viene consegnato ad Oslo e non a Stoccolma, seppur sempre nella stessa giornata. Questo perché a darlo al vincitore o alla vincitrice (che per il 2023 è l'attivista iraniana Narges Mohammadi) da un’apposita commissione eletta dal Parlamento norvegese e istituita nel 1905 quando fu dichiarata sciolta l'unione tra la Svezia e la Norvegia.
A gestire assegnazione, consegna (e tutto ciò che ne consegue) dei riconoscimenti sono i membri della Fondazione Nobel. Questi furono istituiti in seguito alle ultime volontà di Alfred Nobel, chimico, imprenditore e filantropo svedese, scomparso a Sanremo il 10 dicembre 1896. La prima assegnazione risale al 1901.
Lo studioso oggi è ricordato non solo per questo, ma anche e soprattutto per essere stato il padre, l’inventore della dinamite. L’idea di assegnare riconoscimenti a persone che si erano distinte in vari campi nacque proprio da lui in seguito ad un curioso episodio.
Era il 1888 quando suo fratello, Ludvig, si spense a Cannes. Per errore, un giornale francese pubblicò il necrologio della morte di Alfredo. Il titolo era davvero fortissimo: Il mercante della morte è morto, recitava. Poi l’articolo continuava con le seguenti parole:
Insomma, la stampa francese aveva condannato aspramente il chimico per la sua invenzione, che aveva portato a distruzione e immensa tristezza. A ruota, seguirono anche i tantissimi commenti di semplici cittadini contro di lui.
A questo punto allora Alfred Nobel decise di voler lasciare un’eredità migliore. Non voleva essere ricordato in quel modo. Dunque scrisse il suo famoso testamento. All’interno del documento istituiva appunto i noti premi Nobel. Per assegnarli egli mise a disposizione il suo ingente patrimonio, che si aggirava intorno ai 30 milioni di corone, circa 180 milioni di euro.
Ricevere il Nobel significa dunque anche ricevere una grande somma di denaro. Fino al 2011 si parlava di 10 milioni di corone. Nel 2012 la somma è stata ridotta del 20%, ma nel 2017 è stata aumentata. Oggi la cifra ammonta a 9 milioni di corone. Corrispondo all’incirca a 869.000 euro.