No, ad oggi l'amore tra la Salernitana e Inzaghi continua a non carburare, con la parola esonero che si insinua tra le due parti. I risultati non arrivano, i granata si ritrovano ancora ultimi in classifica a quota 8 punti, la sensazione è che si faccia fatica a trovare la formula giusta per risalire.
Il presidente Iervolino vuole risposte immediate, il treno per la salvezza rischia di allontanarsi sempre di più, ad oggi il quartultimo posto dista 5 punti, serve un cambio di passato già contro il Milan. Il grande amore di Inzaghi, che dovrà mettere da parte i sentimentalismi per tentare l'impresa, altrimenti l'addio con la panchina granata potrebbe materializzarsi.
Doveva dare una spinta non indifferente l'avvento di Inzaghi dopo l'addio di Paulo Sousa. Obiettivo fare meglio del collega portoghese, ma ad oggi l'ex bomber non ha portato a casa risultati. A confermarlo sono i numeri che bocciano il lavoro di Inzaghi: una vittoria, due pareggi e cinque sconfitte.
Troppo poco, la vittoria in rimonta contro la Lazio sembrava il preludio ad una risalita decisa, invece no. Il calendario non ha aiutato data la forza di alcune avversarie, ma gli scontri diretti sono stati quasi tutti sbagliati. Sassuolo, Cagliari e Genoa per un totale di due punti, frutto del pareggio contro i neroverdi e i sardi.
Ora il Milan, partita dall'alto tasso di difficoltà, ma Iervolino vuole risposte anche contro i rossoneri. Tutto dipende da molti fattori, dal come scenderà in campo la squadra, a come interpreteranno la partita. Può darsi che il discorso venga spostato direttamente a dopo lo scontro diretto contro il Verona, ma in caso di pesante sconfitta Inzaghi potrebbe non mangiare il panettone salernitano.
In caso di addio di Inzaghi l'ipotesi è quella di Marco Giampaolo, fermo dall'ottobre del 2022 dopo l'esonero con la Sampdoria dove raccolse appena due punti nelle prime otto giornate.
L'altro profilo porta il nome di Davide Nicola, che la piazza la conosce bene dato che nel 2022 ottenne una clamorosa salvezza all'ultima giornata di campionato subentrando a Colantuono nel mese di febbraio.
Ci sarebbe la possibilità di poter richiamare alle armi Paulo Sousa, ancora sotto contratto con la Salernitana, ma a tal proposito il nuovo direttore generale Walter Sabatini è stato categorico: "Neanche se fosse l'ultimo allenatore sulla terra".
Chiaro e conciso, com'è il suo stile. "Non sono un tagliatore di teste e non vado mai in un posto per fare questo genere di operazioni. Per ora ho cercato di definire il campo di azione più ampio", queste le sue parole, vuole lasciar lavorare Inzaghi.
Ma i risultati devono arrivare altrimenti verranno prese decisioni, così come sottolineato da Iervolino qualche giorno fa, pronto a fare piazza pulita di chi non vorrà fare anima e corpo per la Salernitana.