26 Dec, 2023 - 12:53

Cos'è l'ansia da Capodanno, come nasce e come combatterla

Cos'è l'ansia da Capodanno, come nasce e come combatterla

Cos’è l’ansia da Capodanno? Non per tutti l’arrivo del nuovo anno è sinonimo di divertimento e festeggiamenti spensierati in compagnia.

In alcuni casi attendere la mezzanotte può trasformarsi in un vero disturbo psicologico. Molte persone infatti soffrono della cosiddetta ansia da Capodanno.

Vediamo allora quali sono le caratteristiche principali e alcuni consigli per contrastare questo disagio.

Cos’è l’ansia da Capodanno: l’obbligo di divertirsi

L’ansia da Capodanno può essere provocata da diversi fattori. Il primo è l’insorgere di una sensazione di obbligo a dover passare i primi minuti del nuovo anno insieme ad amici o parenti.

In un certo senso può nascere dunque la percezione che si tratti di un evento da trascorrere per forza in compagnia.

Sembra perciò che le tradizioni ed i consueti comportamenti sociali impongano di trascorrere una serata all’insegna del divertimento. Questa ricerca di intrattenimento e felicità si tramuta quindi in un’ossessione. L’individuo finisce per non divertirsi per reazione naturale ma avverte un’anomala pressione psicologica.

L’ansia da Capodanno può derivare anche dal senso di inadeguatezza che il soggetto avverte quando si trova ad una festa. Molto spesso questo fattore colpisce le persone che al 31 Dicembre non hanno un partner.

Essere single dunque comporta un notevole stato di angoscia quando ci si relazione con amici e parenti. Non è soltanto un senso di scoramento nel vedere ad esempio la complicità di una coppia di persone con una relazione solida, ma anche e soprattutto il dover giustificare il proprio status di single.

Alcuni partecipanti alla festa, che siano amici o ancor più spesso parenti, iniziano ad incalzare con inopportune e insistenti domande sulla propria vita privata.

Ecco allora che al solo pensiero di dover passare l’intera lunga serata in questa condizione si tramuta in un malessere psicologico profondo.

In questo caso la risposta inconscia del nostro cervello è molto simile a quanto accade per esempio per la sindrome da Single Shaming più propria dell’arrivo del Natale.

L’inadeguatezza può subentrare anche quando siamo invitati ad un evento di un certo rilievo, magari con colleghi o in un ambiente meno informale. Qui nasce anche l’ansia di dover far bella figura con il proprio aspetto e sull’abito che indosseremo.

Il disagio di organizzare la festa di Capodanno

Questo malessere non è esclusivamente legato alle giornate del 31 Dicembre e del seguente Capodanno. L’ansia subentra anche al solo pensiero di partecipare ad un evento in attesa della mezzanotte.

È capitato a chiunque di essere sommerso da domande del tipo Cosa fai a Capodanno?. A volte però le richieste diventano assillanti e i preparativi per il Capodanno diventano quasi un incubo.

Il dover partecipare a tutti i costi ad una festa a casa di amici o in un locale sfocia quindi in un rifiuto categorico a qualsiasi tipo di opzione.

In altri casi, il dover prendere una decisione su come trascorrere l’ultima serata dell’anno diventa quasi impossibile.

Si arriva perciò ad accettare un invito qualunque che porta ad un effimero senso di sollievo. L’ansia per il momento è contrastata ma è pronta a riaccendersi a ridosso del 31 Dicembre perché in realtà non si ha alcuna voglia di partecipare alla festa.

Infine, l’ansia da Capodanno può manifestarsi in conseguenza all’analisi dell’anno appena passato. Molte persone, anche per convenzione sociale, tendono a tirare le somme del periodo che va a concludersi. Potrebbero emergere così insoddisfazioni sul piano personale e lavorativo collegate ad esempio a degli obiettivi in realtà non centrati.

Come contrastare l’ansia da Capodanno

Combattere questo malessere può risultare davvero complicato. Il primo passo è pensare sempre a ciò che ci piacerebbe fare al di là del contesto e delle persone presenti. Non bisogna dunque farsi travolgere dalle aspettative e dal senso di obbligo a divertirsi.

Meglio dunque approcciarsi con sufficiente spensieratezza senza per forza dover controllare ogni minimo dettaglio.

Sarebbe in ogni caso da evitare di ridursi all’ultimo giorno per decidere come trascorrere il Capodanno. Il senso di incertezza infatti acuisce l’ansia e aumenta la reazione di ritiro sociale.

Se in quel particolare momento dell’anno si è tristi per qualche avvenimento recente questo sentimento non deve mai trasformarsi in senso di colpa.

È bene dunque accettare il proprio stato emotivo senza sentirsi in alcun modo sbagliati nel non avere voglia di festeggiare.

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Valentina Todaro
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